Terremoto in questura a Sassari, le complicate indagini interne sui colleghi poliziotti
Il procuratore capo Gianni Caria ha elogiato la professionalità della squadra Mobile che ha portato avanti l’inchiesta
SASSARI. Il senso della fatica e della difficoltà di indagare con il solito rigore e scrupolo anche in casa propria, nei confronti di poliziotti che hanno lavorato al tuo fianco, è tutto nelle parole «nonostante le comprensibili difficoltà ambientali».
Il procuratore capo Gianni Caria, un magistrato poco incline ai complimenti, ha racchiuso in questa immagine l’anno di lavoro svolto dalla squadra Mobile della questura guidata da Bibiana Pala che è stata anche a lungo capo della sezione Volanti. Il procuratore ha reso merito agli investigatori della Mobile nel comunicato stampa che ha dato la notizia delle misure cautelari eseguite nei confronti dei due assistenti capo della polizia di Stato, per ordine del gip e su richiesta del sostituto procuratore Giovanni Porcheddu.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.13981821:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2016/08/19/news/sassari-soldi-e-corruzione-due-poliziotti-ai-domiciliari-e-cinque-indagati-1.13981821]]
«Il Procuratore della Repubblica esprime vivo apprezzamento per l’ottimo lavoro investigativo, nonostante le comprensibili difficoltà ambientali – si legge nel comunicato – svolto dalla dirigente Bibiana Pala e da tutto il personale della Squadra Mobile, e sottolinea la piena collaborazione nel corso delle indagini fornita dal precedente e dall’attuale questore di Sassari».
Quella del procuratore è anche l’unica dichiarazione pubblica sulla vicenda. Dopo le misure cautelari la Polizia ha invece scelto la linea del silenzio e non ha fatto conferenze stampa. Il personale della Mobile prosegue il suo lavoro perché l’inchiesta non è ancora conclusa.