La Nuova Sardegna

Sassari

Bono in lutto, oggi l’addio a Giuseppe

Nella chiesa di San Michele i funerali del 19enne morto dopo esser caduto dal cassone del pick-up

23 agosto 2016
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BONO. Bono è in lutto per la scomparsa del giovane Giuseppe Tanda e questo pomeriggio alle 16 tutta la comunità darà l’addio al giovane durante i funerali che saranno celebrati nella chiesa di San Michele Arcangelo.

«Un minuto prima tanta allegria e spensieratezza, quello dopo il silenzio. Un silenzio rumoroso, fastidioso». Con queste parole i ragazzi di Bono commentavano ieri, ancora sotto choc, l’assurda morte di Giuseppe Tanda, il giovane di 19 anni rimasto vittima dell’incidente avvenuto all’alba di domenica tra le vie del paese. Alla fine della festa, insieme ad altri due amici Giuseppe aveva chiesto un passaggio per rientrare a casa, ma dopo pochi metri – in via Caduti di Nassiriya, pieno centro – era stato sbalzato fuori dal cassone del pick-up. Il colpo alla testa gli è stato fatale.

A Bono sabato c’era aria di festa, tutto il paese era in fermento per l’attesissimo palio “de sas carrelas”, ma quel clima di giovialità e spensieratezza è svanito in un lampo, appena si è diffusa la notizia della morte di Giuseppe. La comunità ha voluto stringersi al dolore della sorella e dei genitori, l’amministrazione comunale e il sindaco Michela Sau hanno voluto esprimere il loro cordoglio alla famiglia del giovane. Tanti i messaggi dedicati a Giuseppe: “Narana chi su chelu, cussu chi cramana su grande paradisu, siada su logu pius bellu, forsisi este propriu pro cussu chi bi andana, troppu chitto, sempre sos menzusu. Non t'amusu a irmentigare mai, asa a essere sempre in sos coros nostroso” (dicono che il cielo, quello che chiamano paradiso, sia il luogo più bello, forse è proprio per questo motivo che ci vanno, troppo presto e sempre, le persone migliori. Non ti dimenticheremo mai, sarai sempre nei nostri cuori). Il 19enne non aveva tante pretese: lavorare, praticare sport e uscire con gli amici a divertirsi così come racconta chi lo conosceva: “Timido ma tanto allegro e gentile. Un giovane ragazzo che lavorava moltissimo solo per poter poi uscire sereno e spensierato a divertirsi con gli amici».

Elena Corveddu

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