La Nuova Sardegna

Sassari

«È in questo dolore che capiamo il valore della vita e dell’amicizia»

di Elena Corveddu
«È in questo dolore che capiamo il valore della vita e dell’amicizia»

Bono, una folla commossa ai funerali del diciannovenne morto dopo essere caduto dal pick-up Il parroco don Curzu alla famiglia: «Pregheremo per voi perché il vostro cammino sia meno pesante»

24 agosto 2016
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BONO. Una folla commossa ha salutato ieri pomeriggio nella chiesa di San Michele il giovane Giuseppe Tanda che alle prime luci dell’alba di domenica ha tragicamente perso la vita sbalzando fuori dal cassone di un pick-up. Sono stati i suoi amici a portare in spalla il feretro dall’abitazione dei genitori fino alla chiesa e in seguito in cimitero. La chiesa non è riuscita a contenere le tantissime persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto al diciannovenne e così tanti di loro, tra cui ragazzi e bambini, hanno seguito la messa attraverso gli altoparlanti.

La prematura scomparsa di Giuseppe ha commosso tante persone. Le parole di conforto che in questi giorni arrivano al padre Luigi, alla madre Tetta e alla sorella Nicoletta sono la prova di quanto questo giovane di 19 anni fosse benvoluto. Il parroco del paese don Mario Curzu, che conosceva bene Giuseppe, ha confortato la famiglia ma, soprattutto, si è rivolto ai ragazzi. «Questi sono momenti che scuotono ogni famiglia. Ogni genitore guarda il proprio figlio come un valore superiore. Tanti si immedesimano nella tragedia che stiamo vivendo e si domandano: “Se fosse successo a me?”. Sembra che la giovinezza sia ragione per giustificare ogni cosa, ogni esagerazione, come se tutto fosse permesso senza che ci si renda conto che la vita non è solo propria, ma della società, dei genitori, degli amici. È giusto fare qualcosa perché tutti lo fanno? È giusto che tuo padre e tua madre stiano tutta la notte in pensiero per te?». Don Curzu si è poi rivolto ai genitori, alla sorella e alla nonna invocando la via della fede: «Ora il vostro Giuseppe generi voi non secondo le leggi della carne o dei sentimenti ma secondo quelle della fede che oggi vi è ancora più necessaria. Noi pregheremo per voi affinché la vostra strada sia meno pesante. Il funerale è la celebrazione della vita. Oggi qui non ci sarebbero tante persone se non avessimo la convinzione che la vita è un dono grande. Camminare, ridere e scherzare sono atti normali fino al giorno in cui non si possono fare più. Solo allora ci accorgiamo cosa sono la vita e l’amicizia».

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