Solidarietà, quando la Rete diventa realtà
Nata su Facebook, l’associazione Refugees Welcome opera per l’integrazione dei migranti
PORTO TORRES. Non è cosa di tutti i giorni che una pagina Facebook diventi realtà. La pagina è “Refugees Welcome-Porto Torres”, nata la scorsa estate per chiamare a raccolta coloro che volevano donare abbigliamento al primo gruppo di migranti ospitato in una delle strutture cittadine. Da Facebook la pagina ha preso forma nella vita reale, si è creato un gruppo di una decina di amici e conoscenti che ha deciso di dedicare alcune ore al giorno per favorire l’integrazione dei migranti, diventandone amico e condividendo feste di compleanno, pizzate, parole. «In generale, cerchiamo di integrare i ragazzi in città, cosa che i gestori, per mille motivi, non riescono a fare da soli: l’abbigliamento viene ovviamente fornito dal gestore del centro, e noi allora pensammo di aggiungerne dell’altro – spiega Alessandra Peloso che prosegue –. Non solo. Bussiamo alle porte di palestre e società sportive per inserire i ragazzi nel mondo dello sport». Refugees Welcome-Porto Torres non si occupa solo di integrazione nell’ambito sportivo ma, spiega Marcella Marras, altra componente: «I ragazzi nei centri frequentano corsi di italiano di base. Così i più volenterosi si sono iscritti a Sassari al Cpia e in giugno hanno dato un esame col quale hanno ottenuto una certificazione per la lingua italiana, propedeutico all’iscrizione alle scuole medie serali per completare il ciclo di studi. I ragazzi sono stati inoltre iscritti in biblioteca e partecipano a corsi di orientamento lavorativo in collaborazione col Csl». Il gruppo di sostegno ha poi organizzato, oltre al meeting al museo del Porto, incontri nelle scuole elementari, medie e al Nautico nei quali i migranti hanno parlato della loro esperienza di vita agli studenti e, evento da non dimenticare, al momento dell’arrivo della nave coi migranti nello scalo portotorrese, diversi degli ospiti del centro di Li Lioni hanno partecipato come mediatori. (e.f.)