Divieto di fumo difficile da far rispettare
PORTO TORRES. L'idea era “contrastare la diffusione del fumo passivo e tutelare la salute di bambini e giovani”. Per queste ragioni nel 2012 fu l’allora sindaco Beniamino Scarpa a imporre il divieto,...
PORTO TORRES. L'idea era “contrastare la diffusione del fumo passivo e tutelare la salute di bambini e giovani”. Per queste ragioni nel 2012 fu l’allora sindaco Beniamino Scarpa a imporre il divieto, e pochi giorni prima dell’inizio dell'estate, il sindaco Wheeler aveva disposto con un’ordinanza il divieto di fumo, tra gli altri luoghi, nelle spiagge. Soprattutto a Balai, splendida conca in cui l’aria circola meno, i benefici per chi non ama le bionde sono evidenti. Non tutti, però, notano i cartelli che indicano il divieto, non certo enormi, fogli A4 appesi ai pali posizionati a pochi passi dalle rampe di scale che immettono in spiaggia: per il futuro meglio pensarli più grandi. Capita così che, accanto all’attività preventiva e talvolta repressiva di vigili urbani e alle associazioni che si occupano di vigilanza ambientale, siano gli avventori stessi, specie portotorresi, ad avvisare e talvolta redarguire i bagnanti che, distrattamente, accendono la sigaretta. Domenica mattina, per esempio, tre turisti hanno acceso le loro sigarette e, istantaneamente, i vicini di ombrellone hanno bonariamente ricordato il divieto, ottenendo anche le scuse del caso. (e.f.)