La Nuova Sardegna

Sassari

Premio Ozieri, domani la scelta dei vincitori

Premio Ozieri, domani la scelta dei vincitori

La giuria sta esaminando più di 150 elaborati inviati da autori residenti in Sardegna e all’estero

01 settembre 2016
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OZIERI. La dirigenza del Premio Ozieri di letteratura regionale è al lavoro in vista della giornata conclusiva dell’edizione numero 57 del Concorso a cui hanno inviato elaborati più di 150 autori residenti in Sardegna ed all'estero.

La cerimonia di premiazione si terrà alle 16 di sabato primo ottobre nel teatro civico.

Nel frattempo la giuria composta dal professor Attilio Mastino (presidente) e da Francesco Cossu, Clara Farina, Dino Manca, Paolo Pillonca Anna Cristina Serra, Salvatore Tola ed Antonio Canalis si riunirà nella sede del Premio Ozieri (Rione Cuzzolu) domani, per assegnare i riconoscimenti alle poesie e alle prose ritenute più degne nelle tre sezioni in cui il Premio è articolato.

«Da 60 anni il nostro sodalizio è attento alla salvaguardia, al mantenimento e promozione della lingua sarda in ogni sua variante perseguendo le finalità che sono poi sfociate nella legge regionale numero 26 di tutela e valorizzazione della nostra cultura – afferma con giusto orgoglio Antonio Canalis- e ciò ha contribuito in modo fondamentale alla difesa delle più profonde ed originali radici culturali del nostro popolo. Tanti sono i giovani che si sono cimentati per la prima volta mostrando padronanza, mestiere e significative motivazioni - ribadisce il segretario- ed anche questo è un buon segno su un felice futuro della lingua sarda. Tutti gli autori hanno avvertito tangibilmente un vigoroso impegno sociale per le problematiche che in ogni parte del mondo investono il nostro vivere quotidiano, ma anche per eventi trascorsi come via obbligata per meglio capire il futuro».

Eda questo proposito l'indimenticabile, storico ex presidente Nicola Tanda diceva che i testi dei nostri poeti proprio perché calati all'interno delle comunità, possono insegnare l'uso quanto più idoneo degli strumenti critici per capire e fare poesia agevolando inoltre il passaggio dell'apprendimento del sottoinsieme della letteratura locale a quello dell'insieme delle letterature universali che richiedono impegno maggiore per essere lette ed interpretate essendo pur sempre un'ardua conquista.

Gerolamo Squintu

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