La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, beghe tra vicini anche al cimitero: «La sua lapide mi copre»

di Luigi Soriga
Sassari, beghe tra vicini anche al cimitero: «La sua lapide mi copre»

Le questioni di muri e confini riguardano non solo il mondo dei vivi, ma anche quello dei morti

2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Le liti tra vicini, le questioni di confini, i muri troppo alti, non sono beghe che riguardano solo il mondo dei vivi. Anche il mondo dei morti non è esente da queste piccole discordie da condominio.

La signora Giuseppina ha investito quasi tutta la sua pensione per assicurarsi una confortevole residenza per l’aldilà. «Ho acquistato una tomba a due posti – racconta – nella seconda fila della nuova ala del cimitero di Sassari. Ci tenevo molto a questa sistemazione, è una sepoltura dignitosa, con una bella cappelletta. Non volevo lasciare grattacapi ai miei figli per quando non ci sarò più. Avrò la mia sistemazione, loro non si dovranno occupare di nulla se non, quando ne avranno voglia, di venirmi a trovare».

Però il proprietario di una tomba della prima fila, posizionata proprio accanto alla signora GIuseppina, ha fatto le cose in grande: «Ha innalzato una lapide alta un metro e dieci e larga un metro e mezzo. In pratica ha oscurato e coperto completamente la mia tomba». La signora con grande disappunto si è rivolta alla direzione del cimitero lamentandosi di quello che secondo lei, si configurava come un proprio abuso. E invece ha scoperto che è tutto consentito, perché il regolamento del camposanto non è come il regolamento edilizio dei vivi, che prevede ad esempio una distanza tra confini e tra pareti finestrate. «Mi sembra assurdo che le tombe, prime o seconde file, costino tutte lo stesso prezzo, e che le prime file abbiano tutti i vantaggi per adornare e pulir. E ancora più paradossale è che non ci siano regole contro l’invadenza architettonica. La trovo una grande ingiustizia».

Primo Piano
Le ricerche

Scompare un pizzaiolo sassarese: appello sui social per ritrovarlo

Le nostre iniziative