La Nuova Sardegna

Sassari

Inchiesta “Divise sporche” Carboni attende il Riesame

Inchiesta “Divise sporche” Carboni attende il Riesame

I giudici del tribunale della libertà devono decidere sulla revoca dei domiciliari Il consulente è accusato del reato di truffa ai danni di un’assicurazione

06 settembre 2016
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SASSARI. È attesa per stamattina la decisione del tribunale del riesame che deve decidere sulla revoca degli arresti domiciliari per Lorenzo Carboni, 46 anni sassarese, l’esperto in pratiche assicurative coinvolto nella inchiesta della Procura su presunti casi di corruzione nella sezione Volanti della questura.

Il collegio composto da Pietro Fanile, Maria Teresa Lupinu ed Elena Meloni, deve valutare se esista il pericolo di fuga o di reiterazione del reato. «Cose secondo noi improbabili - ha sostenuto il difensore di Carboni, l’avvocato Stefano Porcu - perché tra Carboni e l’amico poliziotto Gianluca Serra non ci sono più rapporti da anni e soprattutto Serra non avrebbe al momento il potere di avallare alcuna truffa essendo sospeso dal servizio».

Dopo l’arresto Carboni aveva preferito non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari sulla presunta truffa orchestrata, ai danni della propria assicurazione, proprio con l'amico poliziotto Gianluca Serra. Un “colpo” che avrebbe fruttato novemila euro a testa e altri ventimila alla sedicente vittima. Quella di non rispondere alle domande del giudice era stata una scelta tecnica concordata con gli avvocati difensori, Stefano Porcu e Antonio Sanna, in attesa di conoscere nel dettaglio le carte in possesso del sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Porcheddu. Un faldone pieno di documenti e trascrizioni di intercettazioni telefoniche e ambientali che secondo la Procura svelano i traffici dell’assistente capo Serra, del suo collega parigrado Marco Fenu, del pregiudicato Lorenzino Fiori.

Carboni è accusato di corruzione e falsità ideologica in concorso con Serra e con il sassarese Massimiliano Podda. Il consulente era finito ai domiciliari due giorni dopo l’operazione della squadra mobile perché al momento della esecuzione della ordinanza si trovava all’estero con la famiglia. Lorenzo Carboni è il responsabile della Global Assistance. La società di pratiche assicurative però non ha niente a che fare con i reati che vengono contestati a Carboni, nella sua veste di assicurato, ai danni della compagnia Groupama. Secondo le accuse il 16 maggio del 2013 Carboni presentò richiesta alla sua compagnia sostenendo di avere provocato, mentre era alla guida del proprio scooter, la caduta costata gravi lesioni a Massimiliano Podda. Determinante - sempre secondo le accuse - in quella occasione fu la relazione di servizio siglata da Gianluca Serra e datata 13 luglio 2011, in cui il poliziotto dava atto di essere intervenuto per eseguire i rilievi dell'incidente. (l.f.)

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