La Nuova Sardegna

Sassari

Unione cacciatori

Il presidente Cossa: gli ambiti territoriali sono da bocciare

Il presidente Cossa: gli ambiti territoriali sono da bocciare

OZIERI. «A meno di un mese dall’apertura della stagione venatoria è apparso chiaro come la stragrande maggioranza dei cacciatori sia e continui a essere contraria all’istituzione degli ambiti...

24 settembre 2016
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OZIERI. «A meno di un mese dall’apertura della stagione venatoria è apparso chiaro come la stragrande maggioranza dei cacciatori sia e continui a essere contraria all’istituzione degli ambiti territoriali di Caccia». A dirlo è il presidente provinciale di Sassari dell’Ucs, Unione cacciatori di Sardegna, Piero Cossa, che ci tiene a ribadire la posizione della sua associazione sul tema.

Affermazioni che smentiscono quanto dichiarato qualche tempo fa su queste pagine dal signor Lello Manca, che dichiarava di parlare a nome dell’Ucs di Nuoro e Ogliastra e si schierava decisamente a favore degli Atc: strutture associative con compiti di gestione e contenimento della pratica venatoria.

«I cacciatori della provincia di Nuoro e Ogliastra, così come quelli di Sassari - dice Piero Cossa - sono tutt’altro che favorevoli alla nascita degli Atc, posizione che è emersa chiaramente nei primi giorni dall’apertura della stagione venatoria. Non si capisce quindi perché qualcuno possa dire il contrario, e in particolare una persona che non è assolutamente autorizzata a parlare a nome dell’Ucs. Il rappresentante legale dell’Ucs Nuoro e Ogliastra è il signor Marco Loi, unico e solo autorizzato a parlare in nome e per conto del sodalizio. Detto questo- conclude Piero Cossa - non si capisce come un singolo, per convincimenti personali di parte e personali, possa arrogarsi il diritto di manifestare in certe sedi e a mezzo stampa dichiarazioni in nome e per conto dell’Ucs estranee alla politica della stessa e quindi palesemente false».

L’Ucs, quindi continuerà da parte sua a osteggiare la legge che impone la creazione degli Atc poiché essi, secondo il sodalizio, sono «in forte contrasto con i principi di gestione territoriale locale e con gli aspetti socio-antropologici correlati», e poiché c’è già chi, come l’Ucs, «persegue il fine di valorizzazione del territorio ad ampio raggio ponendo come fulcro l’unione e non la separazione di chi nel territorio vive e condivide valori e tradizioni, non ultima l’attività venatoria». (b.m.)

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