La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, difficile l’accesso agli atti: un putiferio in commissione

di Salvatore Santoni
Sorso, difficile l’accesso agli atti: un putiferio in commissione

La minoranza sul piede di guerra perché la password per le delibere non è stata concessa Mino Roggio del Pd: «Adesso basta con questi abusi, ricorreremo alle autorità competenti»

29 settembre 2016
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SORSO. Sembrava un sogno. Si erano messe d’accordo come non accadeva da anni. Per una volta, maggioranza e minoranza sembravano d’accordo almeno su un punto: garantire ai consiglieri comunali il pieno il diritto di accesso alle informazioni del Comune. Ma ieri, in commissione Affari generali, si è tornati alla realtà. Sì, perché dopo mesi di attesa per ottenere le password di accesso al protocollo informatico, i consiglieri del Pd si sono sentiti dire no. Il motivo? Il protocollo informatico del Comune non è accessibile da remoto. Se vogliono, i consiglieri dovranno continuare ad andare negli uffici. Il tema è stato affrontato durante la revisione del regolamento degli organi, dove andava inserita la novità.

È andata più o meno così: il gruppo del Pd entra in commissione pensando di ricevere le password per accedere al sistema del Comune anche da casa. Le stesse che l’amministrazione era pronta a consegnare circa due mesi fa. Ma la posizione della maggioranza è cambiata: non si può fare. Il capogruppo Pd sbotta e dà l’aut aut a dirigenti e consiglieri di maggioranza, facendo intendere che il tempo delle attese è finito. «Questa è una continua presa in giro nei nostri confronti - tuona Mino Roggio -. Da questo momento non supplico più nessuno. Se ancora oggi il nostro gruppo consiliare è rimasto fermo, da domani non lo sarà più».

Poi il tema si sposta all’albo pretorio online. Quello del Comune di Sorso è particolare. Capita, per esempio, che compaia la delibera numero 190 ma manchi la 188 e la 185. In sostanza, la lista delle pubblicazioni ha dei buchi, che a volte si riempiono nei giorni seguenti, altre no. Una situazione che farebbe impazzire il cittadino comune, figurarsi i consiglieri di minoranza che per legge hanno diritto illimitato d’accesso agli atti. Ma non a Sorso. E infatti ieri mattina, durante la commissione Affari generali scoppia un putiferio. «Ci rivolgeremo alle autorità competenti», avverte Mino Roggio.

La presidente della commissione, Silvana Spanu, replica piccata: «Noi siamo tutti per la trasparenza, stiamo facendo di tutto e vogliamo che le cose siano ben fatte». Palle incatenate arrivano anche dallo scranno del vicecapogruppo Pd, Michele Roggio: «La commissione si riunisce da mesi per discutere se applicare o meno un obbligo di legge: è un’assurdità». Raffaela Barsi spiega che l’amministrazione ha altri obiettivi. «Non possiamo investire - ha detto la consigliera di maggioranza -. Per noi non è una priorità che i consiglieri possano accedere al sistema da casa». Dopo qualche ora di botta e risposta, la maggioranza decide di blindare il regolamento degli organi col parere contrario della minoranza. «Ve lo voterete da soli», annunciano dal Pd.

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