Scienziati in aula magna per lanciare Psicologia
Ieri l’inaugurazione del nuovo corso di laurea con gli studiosi Rizzolatti e Gessa Si è parlato di neuroni specchio e degli effetti delle droghe sul cervello
SASSARI. Dai segreti dei neuroni specchio alla capacità di immedesimarsi nelle emozioni degli altri - che sta alla base dei rapporti umani -, dal rapporto del nostro cervello con le droghe al viaggio nelle illusioni ottiche. Con le lezioni di due scienziati di fama internazionale e la relazione di un fuoriclasse giapponese della matematica è stato inaugurato, ieri mattina nell’aula magna dell’università, il nuovo corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche dei Processi cognitivi. Dopo una breve introduzione del rettore Massimo Carpinelli davanti a una platea di studenti neoimmatricolati e i docenti del corso coordinato dal docente Baingio Pinna, la parola è passata a Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato dell’università di Parma che ha illustrato la sua più grande scoperta: l’esistenza di particolari neuroni, quelli chiamati specchio, appunto, cellule motorie del cervello che si attivano sia durante l’esecuzione di movimenti finalizzati (afferrare del cibo e portarlo alla bocca, ad esempio) sia osservando simili movimenti eseguiti da altri individui. Si tratterebbe di una sorta di preconoscenza che è alla base fisiologica anche del riconoscimento delle sensazioni altrui e quindi dell’empatia e dell’immedesimazione. Allo scienziato l’anno scorso l’università di Sassari ha conferito la laurea honoris causa.
Lo studioso di Neuropsicofarmacologia di Cagliari Gianluigi Gessa ha invece parlato della “Saga dei neurotrasmettitori” e di come vengono coinvolti nell’assunzione delle droghe fra le quali sono comprese l’alcol e la nicotina. «Sostanze che l’uomo utilizza dalla notte dei tempi - ha detto Gessa - e che sono le stesse che il nostro cervello produce per procurarci piacere o comunque farci stare bene. Il tutto finalizzato alla sopravvivenza della specie».
Grande l’interesse suscitato dalle due relazioni e dalle dimostrazioni del matematico nipponico Kokichi Sughiara perché il corso di laurea appena inaugurato «ha come principale obiettivo formare gli studenti coniugando la psicologia sperimentale e le neuroscienze cognitive con le scienze umane e dell’educazione. Il tutto mediante l’acquisizione degli strumenti tecnico-scientifici indispensabili per l’attività professionale in ambiti come quelli psicosociali, ergonomici, della valutazione psicometrica, della gestione delle risorse umane, della formazione, dell’assistenza e della promozione della salute». Al centro degli studi ovviamente c’è la mente umana, ma anche quella animale e artificiale. E i segreti del cervello, nuova frontiera della ricerca. Al nuovo corso sono stati ammessi, con un test d’ingresso, 200 studenti su 625 candidati.