La Nuova Sardegna

Sassari

Consorzio Bonifica: «Taglieremo i costi con le rinnovabili»

di Barbara Mastino

Si pensa all’installazione di pale eoliche e fotovoltaico Le spese per i consumi elettrici sono ormai insostenibili

01 ottobre 2016
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OZIERI. Prosegue il lavoro degli amministratori del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna finalizzato alla riduzione dei costi di gestione dell’ente, programma che prevede, tra le altre cose, l’abbattimento delle spese per l’energia attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Su questo punto, di recente sono stati fatti dei grandi passi avanti: è già pronto infatti uno studio, predisposto dall’ingegner Stefano Manghina e già inviato all’assessorato regionale ai Lavori Pubblici, che analizza le possibili strade da percorrere in considerazione delle condizioni tecnico-normative e ipotizza la realizzazione di tre impianti fotovoltaici nel territorio consortile.

Impianti in autoconsumo che andrebbero a sostenere le utenze che maggiormente consumano energia, come quelle site nelle località Pirastroni e Sugliana, in agro di Valledoria o la vasca di accumulo di Sa Contra in Comune di Perfugas. Per quei costi che non possono essere coperti dalla produzione degli impianti fotovoltaici, invece, si pensa all’installazione di tre pale eoliche.

«Questi impianti - spiega il presidente del Consorzio Diego Pinna - consentirebbero, mediante l’acquisizione di appositi incentivi, la copertura dei costi dei consumi elettrici altrimenti non recuperabili. Un investimento, stimato per la sua parte iniziale in circa 9 milioni di euro, che consentirebbe di azzerare per i prossimi vent’anni una delle voci di costo più importanti del bilancio consortile. Il consumo annuo di energia elettrica - precisa infatti Pinna - si aggira intorno ad un milione di euro, di cui buona parte a carico della amministrazione regionale e le restante a carico dei consorziati». Un buon viatico, quindi per far risparmiare tutti: ecco perché gli amministratori del consorzio attendono positivi riscontri dalla Regione. «Dall’inizio del nostro mandato - dice il vice presidente del Consorzio Michele Pigliaru - abbiamo rivolto la nostra attenzione verso questa voce di spesa che incide in maniera importante nei bilanci consortili. L’auspicio è che gli amministratori regionali possano prendere immediatamente in considerazione la nostra richiesta, che è di comune interesse».

«Seguendo le indicazioni dell’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, particolarmente sensibile a tali problematiche - conclude il presidente Diego Pinna - il consorzio ha proceduto immediatamente a commissionare le valutazioni tecniche necessarie, ed è stato il primo in Sardegna a presentare lo studio richiesto. Siamo certi che potremo arrivare a una positiva conclusione dell’iter avviato, che, pare evidente, avrebbe ricadute positive sia per il comparto agricolo locale che per le casse regionali».

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