La Nuova Sardegna

Sassari

Tensostruttura al porto: cantiere sempre fermo

di Gavino Masia
Tensostruttura al porto: cantiere sempre fermo

La rapida ripresa dei lavori era stata preannunciata anche dal ministro Delrio Il progetto bloccato da 2 anni prevede di realizzare 1000 metri quadrati coperti

01 ottobre 2016
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PORTO TORRES. Il Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche, alla presenza del responsabile dell’Ufficio tecnico della sede portotorrese dell’Autorità portuale, aveva riconsegnato tre settimane fa il cantiere del Terminal passeggeri per la ripresa delle lavorazioni necessarie a completare l’opera sospesa a causa del fallimento della società appaltatrice Lakit Srl. Lo stesso ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, durante la visita lampo alle strutture del porto commerciale, aveva assicurato che nella tensostruttura finanziata dall’allora ministro Lunardi avrebbero ripreso a breve i lavori. Nell’area di cantiere però non si vede nessuno intento a lavorare da diversi mesi, mentre tra la rete di recinzione della stessa area ci sono cumuli di rifiuti (tra cui un televisore) che danno un aspetto davvero indecoroso sia al parcheggio auto sia al marciapiede che porta verso la stazione marittima “Nino Pala”. Dopo uno stop lungo circa due anni, e le notizie annunciate dalla Port Authority, l’auspicio di tutti era di vedere almeno da metà settembre l’inizio degli interventi per portare a termine un opera, considerando che deve essere la stessa società che aveva vinto l’appalto, sotto curatela fallimentare, a portare avanti i lavori che dovranno essere ultimati esattamente tra un anno. La struttura, finanziata con fondi Fas nazionali, era stata aggiudicata per un importo di 3 milioni e 400 mila euro, poi vari rallentamenti e vicende giudiziarie hanno dilazionato i tempi della costruzione senza che la politica alzasse la voce per non ritrovarsi tra i piedi l’ennesima incompiuta portuale. L’Authority aveva parlato di una tabella di marcia serrata che prevedeva da subito l’esecuzione delle prove di carico sui solai realizzati e la ripresa effettiva della costruzione. In uno scalo dove si contano ancora delle incompiute importanti, si sperava che agli annunci seguisse finalmente l’inizio effettivo dei lavori e il completamento di quanto previsto del progetto. Ovvero un edificio moderno di oltre 1000 metri quadri coperti, come da pianificazione iniziale, diviso su due livelli e architettonicamente ben inserito nel contesto urbano. Al piano terra un’area coperta per l’ingresso dei bus, un’ampia sala conferenze, una sala d’attesa per arrivi e partenze, biglietterie, servizi, bar. Al primo piano, invece, una zona per controllo documenti, un’altra sala d’attesa, punti informazioni, un’edicola con bookshop e altri servizi. ""Vista la stagnante situazione politica della nostra amministrazione – attacca il consigliere sardista Davide Tellini -, impegnata in ciclo pedalate e messa in libertà di tartarughe, sarebbe anche ora che monitorasse le attività per il completamento della tensostruttura Lunardi, il cui cantiere, ad oggi e nonostante gli annunci di ripresa dei lavori appare più un'area dismessa che un luogo di lavoro. Probabilmente fa comodo a qualcuno – prosegue -, affinché l'opera non venga completata per portare avanti altri progetti depositati nei cassetti della amministrazione Comunale"".

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