La Nuova Sardegna

Sassari

Scano: «Tolu pensi a governare»

Scano: «Tolu pensi a governare»

L’ex sindaco di Muros risponde alle accuse di cattiva gestione dei fondi comunali

02 ottobre 2016
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MUROS. «Il sindaco in carica dovrebbe smettere di fare il populista demagogo in perenne campagna elettorale e indossare, invece, le vesti istituzionali di amministratore serio e capace». La risposta del sindaco uscente Gesuino Scano alle dichiarazioni rese in consiglio (e amplificate su facebook) dal sindaco in carica Federico Tolu relative alla situazione di bilancio ereditata arriva puntuale. «Perseguire il bene della comunità - rimarca Scano - non significa stare giorno e notte in Comune alla ricerca spasmodica di eventuali errori della precedente amministrazione». E, «anziché descrivere una situazione finanziaria disastrosa, quale non è, dovrebbe valutarne obiettivamente i risultati conseguiti». Entra poi nel merito delle accuse e spiega come siano «di assoluta inconsistenza» le accuse secondo cui sarebbero debiti fuori bilancio la richiesta pervenuta di recente dal Comune di Golfo Aranci riguardante la retribuzione della segretaria comunale iscritta nel bilancio del Comune, quella dall’Ente Poste per le spese postali, la quota di partecipazione al Gal per cui è stata fatta una variazione al bilancio. «Anche la mia amministrazione - aggiunge - ha deliberato debiti fuori bilancio e ha ereditato una montagna di residui, cui ha fatto fronte. E allora?». Quanto al disavanzo di 416.417,39 euro Scano precisa che questo non deriva dalla sua gestione, ma da tutti i residui di spesa derivanti anche dalle precedenti gestioni. Del resto, contrattacca, «al 31 dicembre 2015 la mia amministrazione ha lasciato un saldo positivo di cassa di 609.158,60 euro». Entra poi nel vivo dell’aspetto tecnico della vicenda spiegando che «la gestione Scano è una gestione positiva, che si conclude con il passaggio della nuova contabilità che, sulla base del principio della competenza potenziata, fa gravare sull’esercizio 2015 il fondo pluriennale vincolato di parte corrente e di parte capitale, generando un disavanzo che il Comune avrebbe dovuto spalmare sui tre esercizi successivie utilizzare le restanti risorse per far fronte ai bisogni della collettività». E comunque non c’è problema: «Visto che l’attuale amministrazione ha inviato tutto alla Corte dei Conti, sarà questa a stabilire la correttezza delle operazioni di gestione». In ogni caso, conclude Scano, «rispetto alla falsa rappresentazione descritta da Tolu, gli amministratori uscenti si sentono tranquilli: in cinque anni abbiamo portato nelle casse comunali 2 milioni e 64 mila euro, con i quali sono stati portati termine, avviati o in procinto di esserlo, importanti lavori».

Pietro Simula

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