La Nuova Sardegna

Sassari

Il Premio Ozieri e l’università ricordano Tanda

di Gerolamo Squintu
Il Premio Ozieri e l’università ricordano Tanda

Il concorso letterario nel segno del presidente scomparso Alla cerimonia conclusiva performance di due giovani poeti

04 ottobre 2016
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OZIERI. E' stata tutta nel segno dell'indimenticabile Nicola Tanda la cerimonia conclusiva del Premio di Letteratura Sarda Città di Ozieri, giunto alla sua 57° edizione con sempre crescente successo. Il professor Tanda ne è stato guida sicura per 33 anni in qualità di prestigioso ed attivissimo presidente della giuria tanto da essere pure nominato all’unanimità dal consiglio comunale, come ha ricordato durante l'incontro il sindaco Leonardo Ladu, cittadino onorario di Ozieri.

In ricordo di Tanda. Dello stesso tenore e dense di evidente commozione le parole pronunciate dall’attuale suo successore nell’oneroso incarico, l’ex rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino, che lo ha definito un insigne maestro di mille e mille scrittori, poeti e studiosi della nostra lingua materna in ogni sua variante non solo a livello isolano. Ne hanno esaltato le doti anche i due conduttori della serata, il giornalista Paolo Pillonca e il segretario del Premio Antonio Canalis e diversi autori i quali hanno affermato che a Lui ed ai suoi insegnamenti devono tutto. Nell'occasione è stato comunicato che è in fase di avanzato iter il programma per organizzare in città una conferenza di grande spessore sulla figura e l'opera del Professore, L'iniziativa sarà curata dal Premio Ozieri in collaborazione con la Facoltà di Lettere dell'Università di Sassari dove è stato a lungo apprezzato docente e il Pen Club International di cui per anni è stato prestigioso componente.

La cerimonia. L'intensa serata, presente fra gli altri il vescovo monsignor Corrado Melis, il commissario della Provincia Guido Sechi e il consigliere regionale Luigi Lotto, si è svolta nel gremitissimo Teatro civico. E' stata introdotta dal canto di “Sa dilliriana”, da una poesia del concittadino Cicito Murtinu e interpretata dal Tenore de Othieri che successivamente si è cimentato, in un tifo da stadio, con “A Mattia”, adattamento di una lirica scritta dal giovane componente del gruppo, Gian Luca Becca, brano che è stato classificato nel concorso al quarto posto nella sezione Poesia inedita dedicata al professor Antonio Sanna.

I premiati. Consensi hanno conseguito anche i componenti del Coro di Bosa a cui è stato assegnato il Trofeo Provincia di Sassari per aver valorizzato e tramandato con rigore e modernità la tradizione etnomusicale della Sardegna. Non è potuto essere presente invece il professor Edgard Radke, a cui è andato il trofeo Premio Ozieri, istituito per una personalità (anche non sarda) che abbia efficacemente contribuito a far conoscere la Sardegna e la sua cultura fuori dell'isola. E' corrispondente straniero dell'Accademia della Crusca ed insegna linguistica nell'Università di Heidelberg. Compiaciuto del riconoscimento ricevuto si è detto il giornalista Anthony Muroni al quale è stato assegnato il trofeo Città di Ozieri per una personalità sarda che si sia distinta nel mondo della cultura, del sapere e dell'arte: «Il Premio Ozieri sin da giovane studente mi ha intrigato. L'ho sempre seguito con grande attenzione ed ammirazione ed oggi mi tremano le mani per l'emozione», ha fra l'altro detto. Più che felici per l'ottenimento del trofeo Cultura di Ozieri le numerose, scapigliate componenti della Compagnia delle Donne che hanno conquistato la gente di Ozieri e non solo con le loro gustose recite in limba.

Poetry slam. Ma la sorpresa più gradita per i presenti è stata la performance offerta dai due giovani poeti Marco Fenudi (Ozieri) e Giovanni Oliva (Alghero), che ricevendo la segnalazione Poetry Slam hanno coinvolto tutti con le loro improvvisazioni, la simpatia ed il brio, scuotendo decisamente le stagnanti acque della cultura isolana.

Prodotti tipici. Festosa la conclusione con un rinfresco a base di prodotti tipici del Goceano e del Logudoro con in primis il pregiato vino dorato S'arvesiniadu di Benetutti presentato dalla Cantina di Pino Mulas e il bianco Alvarega di Ozieri messo a disposizione dall'omonima confraternita, a cui fanno capo alcuni appassionati viticoltori locali che ne hanno recuperato il vitigno che stava per scomparire. Così come, sorridendo, ha rilevato un anziano poeta, la poesia ha concorso a rinforzare i legami fra le due comunità soddisfacendo non solo il cuore e la mente, ma anche il palato di tutti i presenti.

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