La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, dal gup la banda dei cacciatori di frodo

Sassari, dal gup la banda dei cacciatori di frodo

A processo i cinque sassaresi accusati di aver rifornito alcuni ristoranti con selvaggina non controllata

08 ottobre 2016
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SASSARI. Dovranno presentarsi davanti al giudice dell’udienza preliminare i componenti della banda di presunti bracconieri sgominata all’inizio dell’anno dagli investigatori della squadra mobile di Sassari che erano partiti da una attività per la rapina a mano armata alla gioielleria Bartoletti messa a segno in pieno centro il 26 agosto del 2013.

Ieri mattina il collegio difensivo dei cinque imputati, composto dagli avvocati Giuseppe Onorato, Piero Bertorino, Maria Teresa Pintus e Stefano Porcu, ha sollevato una questione preliminare davanti al giudice Valentina Nuvoli sostenendo che la competenza per i reati contestati sia del gup e non del giudice monocratico. Il giudice ha accolto la richiesta e trasmesso gli atti al pm per la fissazione dell’udienza davanti al gup. Secondo quanto avevano accertato gli investigatori della Mobile Alessandro Moracini, 31 anni, Marzia Mastino, di 24, Salvatore Vacca, 32, Luca Marcello Puggioni, 37, e Mario Arca, di 71, tutti sassaresi, catturavano abusivamente qualsiasi preda: prevalentemente cinghiali, conigli e lepri, ma anche pernici, quaglie, tordi, colombacci e merli, senza tralasciare rapaci e altre specie protette che venivano sparate di notte e poi destinate a essere impagliate. Il pubblico ministero Carlo Scalas aveva contestato a vario titolo ai cinque, l’attività di bracconaggio (che si concretizza nel reato di furto aggravato ai danni della Regione, quale proprietaria della fauna selvatica) e il porto illegale di armi da fuoco oltre al mancato possesso della licenza di caccia che viene appositamente rilasciata dal questore. Secondo quanto emerso dalle indagini i bracconieri agivano nelle zone periferiche di Sassari ma si spostavano di frequente anche in Gallura, in particolare nella zona di Aglientu, dove era maggiore la probabilità di incontrare cinghiali e, allo stesso tempo, minore il rischio di incappare in qualche controllo. (l.f.)

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