La Nuova Sardegna

Sassari

ACTION DAY DELLA POLIZIA

Tratta di esseri umani, lotta allo sfruttamento della prostituzione

Tratta di esseri umani, lotta allo sfruttamento della prostituzione

SASSARI. Un settore che non conosce crisi e dove il ricambio è continuo, gestito da organizzazioni criminali che è assai complicato individuare e raggiungere. Perché i loro riferimenti in città sono...

14 ottobre 2016
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SASSARI. Un settore che non conosce crisi e dove il ricambio è continuo, gestito da organizzazioni criminali che è assai complicato individuare e raggiungere. Perché i loro riferimenti in città sono solo di terzo o quarto livello e risalire ai veri capi è una impresa quasi impossibile.

Da tempo, però, la squadra mobile della questura di Sassari sta mettendo in campo attività per contrastare lo sfruttamento della prostituzione e per fronteggiare il fenomeno della tratta di esseri umani.

L’operazione “Osusu”, approdata nelle aule del Tribunale di Sassari dopo una lunghissima inchiesta - in questo senso - è uno dei lavori più importanti messi a segno negli ultimi anni.

In questi giorni la polizia ha intensificato i controlli in strada, anche rifacendosi all’Action Day “Progetto Empact Thb” disposto dal Dipartimento della Pubblica sicurezza che è finalizzato proprio al contrasto della tratta di essere umani. Le donne ai bordi delle strade di periferia - da Predda Niedda a viale Porto Torres, da via Caniga alla zona attorno al cimitero - sono infatti solo le vittime di una organizzazione spietata che forte di uno strapotere nei Paesi di origine delle ragazze (con ricatti e minacce ai familiari) si esprime poi nei luoghi dove le donne vengono inviate per esercitare la prostituzione e alimentare un sistema economico di milioni di euro.

La squadra mobile - con la collaborazione delle pattuglie del Reparto prevenzione crimine Sardegna di Abbasanta distaccate in città - ha effettuato una serie di controlli nel corso dei quali sono state identificate sei giovani donne nigeriane, tutte sorprese mentre si prostituivano.

Le prime verifiche hanno fatto emergere che erano tutte prive di permesso di soggiorno e la loro posizione ora è all’esame dell’Ufficio Immigrazione della questura.

Ora sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se le donne - come si può facilmente immaginare - siano vittime di organizzazioni criminali dedite alla tratta degli esseri umani e allo sfruttamento della prostituzione.

Dai dati e dalle informazioni raccolte saranno sviluppate indagini specifiche con l’intento di risalire ai terminali dell’organizzazione criminale che muove il mercato delle prostituzione in città e nel territorio.

L’attività investigativa proseguirà con una serie di controlli mirati e con l’obiettivo di stabilire se sono operative più organizzazioni, tra l’altro capaci anche di trovare facili collaborazioni (per alloggi e altro) nel territorio. (g.b.)

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