La Nuova Sardegna

Sassari

Hotel, a settembre si torna a sorridere Crescono le presenze

di Gian Mario Sias
Hotel, a settembre si torna a sorridere Crescono le presenze

Positivi i dati sui posti letto venduti rispetto allo scorso anno In provincia c’è la ripresa di Alghero dopo il calo di agosto

16 ottobre 2016
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SASSARI. Gli ospiti degli alberghi del Nord Ovest Sardegna in settembre sono aumentati del 6,87 percento rispetto allo stesso mese di un anno fa. Lo dicono i dati di Federalberghi Confcommercio provinciale, secondo cui l’indice di occupazione dei posti letto è passato dal 55,34 percento del settembre 2015 al 62,21 percento del mese scorso. Da qui a cantare vittoria ce ne passa, ovvio, e tutti i problemi accertati nel corso della stagione turistica appena passata restano sul tavolo. Peraltro il dato è molto parziale, riguarda un campione del 30 percento degli alberghi esistenti in provincia di Sassari e non tiene conto dei numeri, orientativamente molto negativi, del sistema ricettivo extra-alberghiero. Chiarito questo, il report rappresenta uno spunto interessante per andare oltre i piagnistei e ragionare sulle potenzialità di un sistema turistico locale che – suo malgrado e controvoglia, perché di quel che sta succedendo all’aeroporto di Alghero ne avrebbero fatto tutti volentieri a meno – sta affrontando una profonda mutazione, anche in termini qualitativi. Su 1055 posti letto giornalieri campionati tra Sassari, Stintino, Castelsardo e Valledoria, pari nell’arco del mese a 31650, gli arrivi italiani sono stati 1911, quelli stranieri 3694. A far schizzare il dato provinciale è la performance di Alghero, che è stata davvero molto positiva, soprattutto se rapportata ai mesi di punta della stagione, da giugno ad agosto, che in Riviera del corallo hanno registrato un segno meno di cui si saprà con più precisione solo nei prossimi giorni, quando Federalberghi diffonderà un dato aggregato dell’andamento di tutta la stagione. Ad Alghero, in settembre, i posti letto campionati sono stati 2330, pari a 69900 al mese. Gli arrivi connazionali sono stati 3540, quelli stranieri 9765, perciò le presenze da oltre Tirreno hanno raggiunto le 9677 contro 42274 da mercati internazionali. L’indice di riempimento dei posti letto degli alberghi algheresi censiti passa così dal 70,25 percento del 2015 al 74,32 percento del mese scorso, con un miglioramento del 4,07 percento che induce a una riflessione un po’ più articolata di quelle fatte finora. Stefano Visconti, presidente di Federalberghi Confcommercio Nord Ovest Sardegna, parte da una certezza che presto conforterà con i numeri che la struttura sta finendo di elaborare. «Questa chiusura in crescendo non basterà a portare in positivo il dato complessivo del periodo che va da maggio a settembre», è la premessa. Tuttavia si può dire che «c’à stato un cambio di genere del turista medio – spiega Visconti – complici i minori arrivi all’aeroporto di Alghero, si sono ridotti gli “short break” a favore delle presenze assicurate dai tour operator, che hanno sostituito l’aereo con la nave». Non solo. «L’eccezionale annata dell’aeroporto di Olbia ha sicuramente beneficiato località equidistanti tra i due scali, come Castelsardo», precisa il presidente territoriale degli albergatori. In settembre da queste parti è ancora estate, «e i prezzi contenuti hanno incoraggiato i turisti – afferma ancora Visconti – evidentemente non c’è un problema di attrazione, ma di raggiungimento del nostro territorio». Lo conferma il fatto che «visto l’azzeramento dei collegamenti aerei, insieme all’aeroporto anche numerosi alberghi, tra i quali alcuni dei più prestigiosi, ritornano a essere stagionali». Motivo per cui, è la conclusione, «le sorti di Sogeaal ci stanno molto a cuore, il suo destino si intreccia con quello di tutto il comparto». Giusto per non farsi abbagliare da un buon settembre.

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