Insicure, vecchie e costose: bocciate le scuole dell’isola
Oltre un terzo degli edifici ha più di 45 anni ed è privo del certificato d’agibilità
SASSARI. Vecchie, poco sicure e anche costose. Le scuole dell’isola galleggiano nelle zone basse della classifica nazionale. Non maglia nera, come segnalava il report di Legambiente appena due anni fa, ma comunque ancora molto lontane dalla sufficienza. Qualche dato, per capirsi: più di un terzo delle scuole sarde non ha il certificato d’agibilità e la ragione è semplice. Si tratta di edifici costruiti prima del 1971, quando il rilascio del certificato non era obbligatorio.
Molte di più, circa 8 su 10, sono invece le scuole che non hanno la certificazione antincendi, quella che attesta il completo rispetto delle norme di sicurezza. E non c’è da sorprendersi se il certificato manca: è complicato rilasciarlo in presenza di porte anti panico irregolari, barriere architettoniche, pavimenti e infissi difformi da quanto prescrive la legge. Una incuria legata soprattutto all’età dello stabile e ai mancati interventi di restyling negli anni successivi: la maggior parte degli edifici scolastici ha tra i 36 e i 55 anni, sono infatti 611 le scuole costruite tra il 1961 e il 1980, molto meno numerose (388) quelle nate dopo il 1980.
Sono 250, invece, gli istituti inaugurati tra il 1946 e il 1960, 69 quelli risalenti al periodo compreso tra il 1900 e il 1945 e 11 costruiti alla fine del 1800. Nuove costruzioni sono nate a partire dal 2014, frutto del progetto iscol@. Ma la strada è ancora molto lunga. Lo dice anche l’ultimo report di Cittadinanzattiva, che ha esaminato un grosso campione di scuole in tutta Italia compresa la Sardegna. Il risultato non è lusinghiero. Per esempio per quanto riguarda le barriere architettoniche viene fuori che nel 24 per cento degli istituti isolani non è stato introdotto alcun accorgimento per eliminarle (per esempio con rampe all’ingresso o ascensori).
Niente a che vedere con situazioni molto peggiori, come in Calabria dove le barriere sono presenti nell’84 per cento dei casi esaminati. Ma fa comunque pensare il fatto che più di un terzo delle scuole isolane sia sprovvisto di un piano d’emergenza, cioè il vademecum da seguire alla lettera in caso di pericolo e della conseguente necessità di evacuare l’edificio. Per esempio quando si verifica un crollo. La notte scorsa l’episodio a Porto Torres, per fortuna di lieve entità e soprattutto avvenuto quando la scuola era deserta. Ma negli ultimi anni non è stato sempre cosi.
Dal 2014 sono stati quattro i crolli nell’isola: 1 a Sassari, 1 a Olbia, il terzo a Nuoro e il quarto a Cagliari, al liceo classico Dettori. Dove il soffitto aveva ceduto di schianto durante una lezione. E due studenti e un’insegnante erano rimasti feriti.