«La Regione sostenga i progetti di rilancio del nostro territorio»
Appello del presidente del Consorzio industriale Taula Il piano: porto, Gnl, aree dimesse, depuratore e travel lift
SASSARI. Appello alla Regione perché sostenga i progetti di rilancio del Nord ovest della Sardegna, e un dialogo costruttivo con l’Eni per rivitalizzare il porto industriale di Porto Torres che è considerato uno dei più interessanti del Mediterraneo.
Il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari ha effettuato un aggiornamento dei progetti per il territorio ricompresi nel Contratto d'area e già finanziati dal ministero per lo Sviluppo economico. Presi in esame anche gli altri progetti predisposti dal Consorzio nel "Piano di riconversione e riqualificazione dell'area industriale di Sassari, Alghero e Porto Torres, per una cifra che sfiora gli 85 milioni di euro e che rientra nel quinquennio 2017-2021.
Rapporti con Syndial. Nel corso dell'incontro con i soci (i Comuni di Sassari, Porto Torres e Alghero e la Provincia) il presidente del Cip Pasquale Taula si è soffermato in particolare sui finanziamenti per la riqualificazione della viabilità d'accesso alle aree retroportuali attigue al pontile secchi e dismesse dall'attività industriale. Il Consorzio ha avviato il confronto con Syndial che ad oggi «ha confermato solo la disponibilità a cedere la strada. L’8 novembre è stato programmato un incontro per il contratto preliminare. Senza la sottoscrizione dell'intesa entro il 20 gennaio 2017 i fondi stanziati dal Ministero andranno perduti».
Appello alla Regione. Da qui l’appello alla Regione. «É importante che ci sostenga nel dialogo con Eni - ha detto Taula - e ci affianchi per portare a termine una trattativa che può far risorgere l'area produttiva di Porto Torres».
Area portuale e Gnl. Sta procedendo lo "studio dell'analisi di rischio preliminare" sul progetto del deposito costiero di Gas Naturale Liquefatto (Gnl) a Porto Torres, considerato il tassello fondamentale per la metanizzazione della Sardegna. Il progetto del Cip prevede anche la realizzazione di bracci di carico-scarico al molo Asi 3 con finanziamento del ministero dello Sviluppo economico.
Comitato portuale. Il 15 giugno il Comitato dell'Autorità portuale del Nord Sardegna ha espresso parere positivo per la realizzazione del deposito nel sito individuato all'interno del porto industriale (sul quale ci sono diverse criticità perché considerato più vicino alla città rispetto ad altre soluzioni nell’area industriale).
«Non entra in conflitto con le normative vigenti – ha sottolineato Taula – , ma potrà convivere, senza ostacolarlo, col nuovo Piano regolatore portuale turritano, quando questo sarà approvato».
L’hub. Entro il 2018, secondo le stime del Cip, potrebbe essere realizzato il deposito, fortemente voluto anche dalla Regione, dalla Strategia nazionale sul Gnl e dalla direttiva comunitaria 94/2014. L'hub di Porto Torres è previsto anche dal Piano energetico regionale, che individua proprio quest'area, insieme a Sarroch, come luogo strategico in cui realizzare impianti di rigassificazione di piccola taglia. L'ammontare complessivo delle spese per la realizzazione, in meno di due anni, dell'intera opera - comprese le reti di distribuzione negli agglomerati industriali (finanziati dalla Regione) - è stimato in circa 57 milioni di euro.
Travel lift. Confermato, inoltre, l'impegno per la realizzazione di uno scalo di alaggio (travel lift), con possibili nuove opportunità legate alla cantieristica navale, per ampliare ulteriormente i settori d'interesse dell'area di Porto Torres.
San Marco. Via libera al depuratore consortile e Lite House a San Marco. I due progetti sono stati approvati dal Ministero.
Per il primo, a seguito di una variante sono in corso l'invio al Ministero del progetto aggiornato e della procedura negoziata per l'affidamento dei lavori. Nei prossimi giorni sarà definito l'affidamento dei lavori all'azienda vincitrice per la realizzazione di "LiteHouse", il Polo tecnologico per la qualità e l'efficienza edilizia, ambientale ed energetica.
Area di crisi complessa. Il Consorzio Industriale Provinciale ha espresso rammarico «per la mancata inclusione di Alghero nell'Area di crisi complessa, di recente riconosciuta dal ministero per i Comuni di Porto Torres e Sassari».