Strinna presenta “Il paese clandestino”
BANARI. La folle corsa del progresso, i mutamenti della società, lo spopolamento dei nostri paesi. Tutto questo e molto altro nel romanzo “Il paese clandestino” di Antonio Strinna (Arkadia Editore)....
BANARI. La folle corsa del progresso, i mutamenti della società, lo spopolamento dei nostri paesi. Tutto questo e molto altro nel romanzo “Il paese clandestino” di Antonio Strinna (Arkadia Editore). La sua narrazione descrive un’epoca di cambiamento e di smarrimento, quella degli anni ’60 e ’70, e oggi ci chiama a una riflessione profonda quanto responsabile. La solitudine dei nostri paesi, talvolta ridotta a luoghi dell’abbandono, è diventata ormai una voce così dolente che non possiamo più fare a meno di ascoltare. Il romanzo è ambientato in Sardegna, ma potrebbe rappresentare benissimo tutte quelle porzioni d’Italia che il consumismo, il modernismo sfrenato e la rincorsa ai falsi valori ha profondamente mutato.
La presentazione del libro, ideata per Banari, non si limiterà al solito commento convenzionale. Sarà proposta sotto forma di narrazione teatrale e insieme musicale, alla quale parteciperà – oltre all’autore –, il Coro locale, su Cuncordu banaresu, diretto dal Maestro Salvatore Serra.
La serata, organizzata dall’amministrazione comunale e introdotta dal sindaco di Banari Antonio Carboni, si svolgerà domani, alle ore 18.30, nella sala polivalente delle ex Scuole Medie.
«Sarà un’occasione per rivolgere uno sguardo particolarmente attento al presente e al futuro di tanti paesi che stanno vivendo una decadenza sempre più drammatica – si legge in una nota –. La narrazione che verrà proposta avrà come punto di partenza il paese di Banari e una tessitura musicale costituita da alcuni fra i più significativi brani sardi: Non potho reposare, Nanneddu meu e Badde lontana, quest’ultimo compreso nella storia raccontata nel romanzo».