La Nuova Sardegna

Sassari

Rifiuti, servizio scadente multata la Ambiente 2.0

di Gavino Masia
Rifiuti, servizio scadente multata la Ambiente 2.0

Il Comune ha contestato alcune inadempienze, la sanzione è di 135mila euro E proseguono gli incontri per la creazione di un consorzio di imprese

04 novembre 2016
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha contestato alcune inadempienze relative al capitolato di appalto dei rifiuti alla associazione temporanea di impresa (Ati) costituita da Ambiente 2.0 e Asa Ambiente, quantificando i disservizi con una multa di 135mila euro. Quando l’ufficio Ambiente del Comune ha svolto le verifiche a metà dello scorso mese, infatti, l’Ati non aveva ancora completato il nuovo parco macchine, non aveva il cronoprogramma del lavaggio delle isole ecologiche e mancava il programma della pulizia delle caditoie. Tutti interventi previsti nel nuovo capitolato speciale d’appalto per il servizio di spazzamento, raccolta differenziata, trasporto, smaltimento dei rifiuti urbani e servizi complementari.

Alle contestazioni mosse dall’amministrazione per le palesi inadempienze sul contratto d’appalto, l’Ati ha risposto adducendo delle giustificazioni che dovranno ora essere valutate attentamente dalla struttura tecnica. «Sono dispiaciuto per il cattivo servizio reso alla cittadinanza da parte delle due aziende – ha detto il segretario generale della Fp_Cgil Paolo Dettori –, che potrebbe essere risolto soltanto se le stesse smettono di litigare tra loro e cominciano a porre in essere la società consortile: nel frattempo auspico che l’amministrazione comunale agisca nella stessa direzione, per quanto di competenza, e prosegua nel buon lavoro svolto sinora anche con controlli stringenti a tutela dei cittadini».

Proprio sulla costituzione della società consortile, tra l’altro, Comune e Ati avevano convenuto qualche mese fa l’avvio delle procedure fissando come scadenza il 31 ottobre 2016. «Il termine previsto per la costituzione della società è scaduto da qualche giorno – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Cristina Biancu –, ma nel frattempo è arrivata una comunicazione da parte delle società coinvolte nel discorso, dove affermano che le trattative sono in corso. Per confermare questo – prosegue l’assessora – hanno allegato una relazione del notaio al quale si sono rivolti, dimostrando che i passi avanti sono stai fatti, pur differendo di qualche settimana rispetto alla data prevista». L’appalto per i sei anni di servizio è di circa 22 milioni e 400mila euro (3milioni e 700mila euro annui circa), numeri che hanno comportato l’aumento della Tari sia per le utenze domestiche che per le attività produttive, per avere nella gestione del servizio più attività di spazzamento e rimozione dei rifiuti e per raggiungere l’obiettivo in termini di qualità e quantità della frazione differenziata.

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