La Nuova Sardegna

Sassari

Stop a vandalismo e sporcizia a Bono arrivano le telecamere

di Elena Corveddu
Stop a vandalismo e sporcizia a Bono arrivano le telecamere

Il Comune installerà presto un sistema di videosorveglianza con una spesa di 80mila euro Saranno monitorate scuole, parchi e giardini ma anche le zone dove prosperano le discariche abusive

05 novembre 2016
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BONO. A Bono arrivano le telecamere per la sicurezza dei cittadini. È il finanziamento di ottantamila euro ottenuto dalla Regione riguardante la rete di monitoraggio ambientale per la sicurezza del cittadino e del territorio inserito nella programmazione europea 2014/2020. Soddisfatta Michela Sau, sindaco di Bono: «La buona notizia era arrivata qualche tempo fa e ora abbiamo i mezzi per metterci all’opera».

Il Comune ha già deliberato il progetto preliminare per l’installazione della telesorveglianza in punti critici e sensibili del paese. Nello specifico, l’amministrazione comunale intende monitorare le aree esterne alle scuole e i suoi varchi di ingresso, soggetti al rischio di spaccio di sostanze stupefacenti, fenomeni di bullismo, imbrattamenti e danneggiamenti degli edifici, le zone adiacenti gli uffici pubblici, parchi e giardini, principalmente frequentati da famiglie, bambini e anziani. Il sistema includerà le vie di accesso e di uscita principali e secondarie dal centro abitato.

«Si potrà ricorrere a sistemi di monitoraggio ambientale, con invio di messaggi d’allarme e possibilità di colloquio tramite apposite colonnine di richiesta di soccorso” – ha spiegato Sau –. I sistemi di videosorveglianza ci permetteranno di monitorare anche la situazione relativa alle discariche abusive a cielo aperto che si è venuta a creare nel nostro territorio».

Sono quindi interessate anche le zone di raccolta e stoccaggio provvisorio di rifiuti solidi urbani e di aree extraurbane dove si creano discariche abusive con pregiudizio della sanità pubblica e a rischio di incendi durante il periodo estivo.

Il progetto sarà realizzato attraverso uno sviluppo temporale sulla base delle necessità che emergeranno nel corso del tempo.

L’archivio dei dati registrati costituirà, inoltre, un patrimonio informativo per le finalità di polizia giudiziaria con eventuale informativa nei confronti dell’autorità giudiziaria competente a procedere in caso di commissione di reati.

«I destinatari dell’intervento – ha concluso il sindaco - sono rappresentati dagli abitanti della comunità in generale e in particolare da circa settecento ragazzi frequentanti le scuole primarie e secondarie che possono essere sia soggetti passivi di atti di vessazione, o acquirenti di sostanze stupefacenti sia soggetti attivi di atti di danneggiamento, furti, violenze, spaccio di sostanze stupefacenti. Ci sono poi gli anziani, circa seicentosettanta, che frequentano regolarmente gli spazi pubblici, quattrocentotrenta famiglie e una ventina di edifici pubblici».

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