La Nuova Sardegna

Sassari

Ultimo bando per il lido Iride, poi arriverà la demolizione

di Salvatore Santoni
Ultimo bando per il lido Iride, poi arriverà la demolizione

Il Comune di Sorso ha avviato la procedura per una proposta di rilancio dello stabilimento storico Se non ci saranno manifestazioni di interesse le vecchie strutture saranno sostituite con due chioschi

05 novembre 2016
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SORSO. Il lido Iride è all’ultima spiaggia. L’amministrazione comunale di Sorso, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, annuncia un nuovo tentativo di project financing per far costruire al privato un lido in versione “leggera” sui resti del locale in voga negli anni sessanta. Ma se la procedura dovesse andare deserta si dirà per sempre addio al degrado e, soprattutto, al mitico Iride ora ridotto a un rudere: dopo la demolizione, al suo posto nel Pul compariranno due grandi chioschi in legno.

L’ultimo bando. Dopo anni di tentativi infruttuosi, l’amministrazione comunale è arrivata al dunque: proverà a ricostruire il lido Iride lanciando un ultimo bando. «È già pronto e la pubblicazione è imminente - annuncia il sindaco Giuseppe Morghen -. La Regione l’ha girato all’Agenzia del demanio per avere il via libera formale». Il primo cittadino anticipa la strategia dell’amministrazione. La volontà è di fare un ultimo tentativo per vedere rinascere l’Iride dalle proprie ceneri mettendo in campo una proposta che prevede il depotenziamento delle attuali volumetrie utili, un nuovo lido in versione lite. Qualche mese fa si era parlato anche di uno scambio di cubature con l’Agenzia del demanio (che è proprietaria del compendio balneare) tra la fascia costiera e il centro abitato. Qualsiasi cosa, pur di consentire la riqualificazione del rudere di Platamona che però finora non ha solleticato gli appetiti degli imprenditori. Se non dovesse funzionare, è pronto anche un piano B: demolire e risanare. «La prima strada è recuperare - precisa Morghen - se poi non ci fosse l’interesse non è che si può lasciare quella situazione di degrado così com’è per altri dieci anni».

L’ultima spiaggia. E se anche il bando di imminente pubblicazione dovesse fallire, a piazza Garibaldi hanno già pronto un piano B che prevede la bonifica del primo pettine e quindi anche l’addio all’Iride. «Stiamo pensando di riqualificare l’area inserendola nella perimetrazione del Piano di utilizzo del litorale - spiega il sindaco - identificando due strutture complesse che abbiano più o meno una volumetria equivalente a quella disponibile per il lido». In altre parole, si tratta della tipologia più grande tra i chioschi in legno previsti nel Pul, lo strumento di pianificazione della fascia costiera di Sorso.

Chioschi tutto l’anno? Molti esercenti hanno costruito i chioschi in linea col Pul che, tra le altre cose, prevede lo smontaggio dei manufatti entro la fine del mese di ottobre di ogni anno. Il tempo è scaduto ma i chioschi sono ancora in piedi. Perché? «La Regione dovrebbe concedere una proroga - conclude il sindaco -. In teoria la possibilità di lavorare tutto l’anno doveva essere prevista nella nuova legge urbanistica. Abbiamo parlato con l’assessore Cristiano Erriu e ci ha spiegato che ci sono stati dei ritardi e che in ogni caso è già stata avanzata una richiesta di proroga».

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