La Nuova Sardegna

Sassari

Rapina prostituta e sperona i carabinieri

di Gianni Bazzoni
Rapina prostituta e sperona i carabinieri

Arrestato dopo un rocambolesco inseguimento in città. I militari hanno sparato più volte per cercare di bloccare l’auto

08 novembre 2016
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SASSARI. Armato di pistola ha rapinato una prostituta nella zona di Predda Niedda, poi è salito in auto ed è scappato. Ha seminato il panico in mezza città, danneggiato macchine parcheggiate, speronato una “gazzella” dei carabinieri e tentato di travolgere i militari. Non si è fermato neppure quando gli operatori della pattuglia hanno sparato alcuni colpi di pistola alle gomme della sua Nissan Micra con l’intento di fermarne la corsa. Daniele Pitzalis, 30 anni, sassarese, diversi precedenti di polizia, è stato intercettato e bloccato poco più tardi in viale Sicilia dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sassari guidati dal maggiore Fabio Melci. Non aveva più la pistola che è stata recuperata successivamente in via Buonarroti, grazie alla segnalazione di un passante. Probabilmente il giovane se ne è liberato durante la fuga lanciandola dal finestrino. Daniele Pitzalis è stato trasferito nel carcere di Bancali: gli sono stati contestati i reati di rapina, danneggiamento, porto illegale di arma da fuoco, oltre a una lunga serie di violazioni al Codice della strada.

L’allarme. La vicenda comincia intorno alle 3.30: alla centrale operativa del 112 arriva la chiamata di una persona che segnala la rapina appena commessa ai danni di una prostituta nigeriana nella zona industriale di Predda Niedda. Poche le informazioni, ma tali da creare allarme: «L’uomo è armato di pistola, si è allontanato alla guida di una Nissan Micra di colore rosso».

Le ricerche. Una pattuglia dei carabinieri intercetta la Micra davanti alla rotonda del centro commerciale Tanit. Il conducente non si ferma all’alt. Anzi accelera e comincia una fuga a folle velocità. Fa il giro di mezza città con manovre spericolate che lo portano a urtare e danneggiare diverse auto in sosta. La Micra si blocca su un marciapiede in via Anglona. Ma solo per pochi attimi, come in un film. Pitzalis riesce a ripartire, sperona più volte l’auto di servizio dei carabinieri e la rende inutilizzabile. Tenta di investire i due operatori della pattuglia che riescono, per fortuna, a scansarsi. I militari sanno che Pitzalis è armato. Sparano alcuni colpi con le pistole d’ordinanza e mirano alle gomme della Micra. Ma il giovane riesce a scappare anche con le ruote danneggiate..

Viale Sicilia. Una seconda “gazzella” partecipa alle ricerche del fuggitivo e in ausilio arriva anche una volante dela polizia. Poco dopo la Micra ricompare in viale Sicilia, non lontano dall’ex deposito delle Fds. E qui Daniele Pitzalis viene bloccato e accompagnato in caserma per tutti gli accertamenti. La scena viene seguita dai residenti che si affacciano alle finestre. Il fermato non ha con se la pistola ma durante le prime perquisizioni viene trovato un po’ di tutto: una carabina ad aria compressa e munizioni calibro 9, ma anche stupefacenti e materiale per il confezionamento della droga.

La pistola. Le indagini non si sono mai interrotte e sono andate avanti per cercare la pistola che il giovane avrebbe usato per minacciare e rapinare la prostituta. L’arma è stata trovata - con la collaborazione di un passante che ha fatto la segnalazione - nel corso della mattinata di ieri in via Buonarroti. L’ipotesi degli investigatori è che Daniele Pitzalis se ne sia liberato durante le fasi concitate della fuga lanciandola dal finestrino. Ora l’arma passa all’esame degli specialisti che dovranno rilevare tracce utili per le indagini.

Arrestato. Daniele Pitzalis è stato arrestato e accompagnato nel carcere di Bancali a disposizione dell’autorità giudiziaria. Deve rispondere di una lunga serie di reati che gli saranno contestati dal sostituto procuratore della Repubblica Emanuela Greco, titolare dell’inchiesta. L’udienza di convalida si dovrebbe svolgere nella giornata di oggi.

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