La Nuova Sardegna

Sassari

Sparò a un’agente, condannato a 15 anni

Sparò a un’agente, condannato a 15 anni

Costantino Carta, 56 anni, 20 anni fa uccise una compaesana a Ittiri, a giugno ha aggredito una poliziotta penitenziaria

15 novembre 2016
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ITTIRI. Quindici anni e due mesi e la dichiarazione di delinquente abituale. È la pena alla quale è stato condannato dal tribunale collegiale (presieduto da Nicoletta Stefanutti, giudici a latere Elena Lazzarin e Laura Alcaro) Costantino Carta, 56 anni: l’accusa era pesante, tentato omicidio. L’imputato deve pure pagarsi le spese di detenzione in carcere.

Un mese fa il pubblico ministero Federica Baccaglini aveva chiesto 13 anni di pena per l’imputato, difeso dall’avvocato Tommaso Lessio. L’11 giugno 2014 tentò di uccidere un’agente di polizia penitenziaria in servizio nella sezione del carcere padovano dove era detenuto.

L’aggressione, sparandole al capo, era avvenuta a casa della donna che all'epoca aveva 55 anni. Carta era uscito dal carcere grazie a un permesso premio e aveva teso una sorta di trappola all'agente conosciuta in carcere, della quale Carta si era invaghito. La donna non si è costituita parte civile. Il difensore aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito: «non c'era nessuna volontà di tentare di uccidere quella donna». La tesi della difesa è stata che lei voleva togliersi la vita e lui ha tentato di farla desistere, quando è partito il colpo. La donna, che ha negato una relazione sentimentale con l'imputato, ha detto di non saper spiegare come lui avesse avuto il recapito del suo telefonino. Sarebbe stato Carta a contattarla pregandola di andare a prenderlo nel centro commerciale “Piazza Grande” a Piove di Sacco. In auto lei avrebbe ricevuto la telefonata di un amico marocchino scatenando la gelosia dell’amico-detenuto in permesso, deciso a volere fare sesso. A Carta è contestato il tentato omicidio, il porto in un luogo pubblico di un revolver.

Vent’anni fa Carta, precisamente il 30 luglio 1996, aveva assassinato la compaesana Maria Teresa «Tesa» Carboni, 46 anni, con un colpo di pistola alla testa.

La donna, che era madre di quattro figli, secondo quanto si riuscì a ricostruire, voleva chiudere la relazione con il suo amante. Carta venne riconosciuto colpevole dell’omicidio e condannato a 25 anni di carcere. Da allora il pastore iniziò n processo di recupero che lo portò a essere considerato un detenuto modello, tanto da conquistarsi un permesso premio.

Proprio quel permesso che oggi lo ha portato alla nuova pesantissima condanna.

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