La Nuova Sardegna

Sassari

Ladri in fuga con i trattori dell’azienza saccheggiata

di Barbara Mastino
Ladri in fuga con i trattori dell’azienza saccheggiata

Il blitz dei malviventi in una proprietà a Cugono, sulla strada per Oschiri Rubate molte altre attrezzature e sementi: la refurtiva caricata sulla benna

22 novembre 2016
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OZIERI. Un grosso furto è stato compiuto qualche giorno fa ai danni di un’azienda agricola ozierese, dalla quale sono stati sottratti due trattori e numerose altre attrezzature. Un danno quantificato in 40mila euro circa, ma in realtà molto più ingente: i trattori non erano nuovi, ma funzionavano perfettamente ed erano utilizzati quotidianamente per i lavori di campagna, per cui ricomprarli comporterà un costo ben più elevato della stima fattane dopo il furto mentre nel frattempo l’azienda è praticamente quasi ferma. Senza contare che, come detto, dall’azienda - di proprietà della famiglia Basoli, situata tra Ozieri e Oschiri in regione Cugono - sono state portate via tante altre attrezzature, nonché semenze appena acquistate per l’imminente semina e persino alcuni sacchi di cibo per cani e addirittura un collare: cose, queste ultime, che valgono pochi euro, ma che i razziatori, dato che c’erano, hanno portato via ugualmente.

Ad accorgersi del furto è stato il proprietario sabato mattina appena giunto in azienda, dove ha trovato il cancello divelto e ha subito constatato che mancavano all’appello i trattori, la relativa benna e tutto il resto. Subito l’allarme dato ai carabinieri della Stazione e della compagnia locale, che ora sono sulle tracce dei ladri. Grazie all’aiuto del proprietario, i militari hanno in parte ricostruito la dinamica del fatto: i ladri, almeno tre o quattro (alcune cose erano troppo pesanti da sollevare per due persone sole), si sono introdotti a piedi nell’azienda e, dopo aver razziato il razziabile e averlo caricato sulla benna, si sono allontanati sui trattori e sono usciti dopo aver divelto il cancello d’ingresso. La direzione presa è probabilmente quella che porta a Oschiri, come rivelerebbero le tracce lasciate sulla strada, ma questa ipotesi è ancora da verificare.

Gli inquirenti indagano, come detto, anche cercando testimonianze, ma si tratta di una zona molto isolata e composta da grandi aziende, quindi non si può parlare di un “vicinato” che può aver sentito o visto qualcosa. Nemmeno i cani abbaiare, dal momento che, come ha raccontato Bachisio Basoli, ragionando con il senno di poi, «venerdì in effetti non ho visto i cani in giro, tranne uno che avevo legato perché mi aveva dato qualche problema, ma sabato invece erano tutti lì come al solito. Sul momento non ho pensato a nulla di strano, perché è normale che i cani se ne vadano a spasso, ma ripensandoci credo che i malviventi abbiano trovato un modo per allontanarli prima del furto».

Un colpo ben organizzato, quindi, che ha richiesto una preparazione e di sicuro degli appostamenti per studiare orari e abitudini di chi lavora in azienda. L’auspicio è che si riesca a risalire ai colpevoli e a recuperare la merce rubata.

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