La Nuova Sardegna

Sassari

Carciofi, compromesso il raccolto 2016 a Valledoria

Carciofi, compromesso il raccolto 2016 a Valledoria

La Coldiretti stima che i danni della grandinata saranno pari al 60 per cento dei guadagni

25 novembre 2016
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VALLEDORIA. A poco più di due settimane dall’intensa grandinata che ha interessato tutta la valle del Coghinas, gli agricoltori dei Comuni di Valledoria, Viddalba e Santa Maria Coghinas fanno la conta dei danni: le carciofaie sono compromesse e la produzione carciofo spinoso, fiore all’occhiello di questa valle, sarà ridotta dell’80 per cento. Ora si cerca in tutti i modi di salvare il salvabile alla ricerca disperata di far riconoscere alla Regione lo stato di calamità naturale al fine di vedersi risarcire almeno in parte (ma sicuramente non in tempi brevi) i danni subiti dagli agricoltori. Questi ultimi purtroppo per il 98 per cento non sono coperti da una polizza assicurativa ad hoc che li tuteli in caso di eventi straordinari come quello di domenica 6 novembre. Anche perché la polizza per assicurare un ettaro di carciofaie costa dai tremila ai quattromila euro. Troppi per chi lavora nell’agricoltura e non può spendere tutta quella cifra per ogni stagione.

«Negli ultimi giorni abbiamo fatto numerosi sopralluoghi sugli oltre mille ettari di terre destinate alla produzione del carciofo e le prime impressioni sui danni recati dall’ondata di maltempo sono state confermate - queste le parole riportate nel comunicato stampa della Coldiretti di Giovanni Pes, titolare dell’omonima azienda agricola e presidente della Cooperativa Società Agricola Valle del Coghinas -. La grandinata ha danneggiato gravemente sia i capolini sia le piante riducendo il raccolto dell’80 per cento. Al momento pensare di fare una stima esatta dei danni è molto difficile ma l’assenza dal mercato delle nostre aziende agricole durante i mesi di novembre e dicembre potrebbe generare delle perdite economiche superiori al 60 per cento del guadagno annuale».

«È desolante vedere i campi in questo stato - dice nel comunicato stampa della Coldiretti Antonello Deiana della sezione della Coldiretti di Viddalba -. Le carciofaie non andranno in produzione prima della metà di gennaio e a quel punto, vista la necessità da parte di tutte le aziende agricole di vendere i propri carciofi, ci sarà una forte congestione del mercato. La stagione è definitivamente compromessa». «La Regione Sardegna deve attivare al più presto lo stato di calamità naturale per dare una risposta immediata agli agricoltori della valle del Coghinas - dichiara il presidente di Coldiretti Sassari, Battista Cualbu. Per evitare che questa grandinata possa compromettere definitivamente il lavoro degli imprenditori agricoli - conclude Cualbu - è necessaria la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni territoriali».

Giulio Favini

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