Inaugurata a palazzo Costi la “Città del cavallo”
Cerimonia nell’antico edificio ristrutturato e diventato sede del progetto In programma iniziative di promozione turistica legate anche all’artigianato
OZIERI. Il legame indissolubile tra Ozieri e il cavallo, animale simbolo del lavoro nei campi, del trasporto nei tempi antichi e dello sport, è celebrato ora nell’antico palazzo Costi divenuto sede del progetto “Ozieri città del cavallo”. Una semplice cerimonia venerdì sera ha dato il via al progetto, nato dalla sinergia tra Comune, istituzione San Michele che gestirà la struttura, settore Incremento Ippico di Agris, società Ippodromo di Chilivani Ozieri e associazione sportiva Centro Equitazione Ozierese.
La serata è stata aperta dal saluto dell’assessore Carmelo Lostia, che ha ricostruito la genesi di un progetto nato più di dieci anni fa con la partecipazione al bando Camineras e Caddos che, con fondi Civis, ha consentito di ristrutturare il palazzo per crearvi – questa era l’ipotesi di partenza – la sede del corso di laurea in Produzioni animali e gestione dell’allevamento equino della facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari. Un’ipotesi poi tramontata, ma che agli albori ha consentito di aprire un discorso che ha portato nuovo interesse per il settore equino. Alla cerimonia era presente anche l’allora sindaco che promosse il progetto, Giovanni Cubeddu, veterinario e docente universitario, nonché Salvatore Peralta, uno dei trenta studenti del primo anno di corso poi laureatosi in quella materia e ora componente del Cda dell’ippodromo. «Un’iniziativa importante troppo presto tramontata – hanno commentato entrambi – ma che avrebbe consentito di formare delle figure professionali esperte nel comparto nonché di creare a Ozieri e nel territorio importanti ricadute per l’indotto». Dopo aver illustrato il progetto e ringraziato tutti gli operatori impegnati nel realizzarlo, e in ultimo il dirigente Anna Maria Manca per aver coordinato il lavoro che ha portato alla creazione di “Ozieri città del cavallo”, l’assessore Lostia, coadiuvato da un’operatrice dell’istituzione San Michele, ha dato la parola alla guida d’eccezione per la visita del palazzo: Mario Costi, discendente della famiglia dei proprietari dello stabile, che lì visse per ventisette anni.
Autore del libro “L’antico splendore” che racconta la vita quotidiana che si svolgeva nel palazzo, Mario Costi ha accompagnato i presenti – tra le note dei musicisti della scuola civica Marcellino Zappareddu e Antonio Meloni – alla scoperta di quell’antico splendore, regalando aneddoti e curiosità sulle tante vite che per anni si sono intrecciate nelle stanze dell’edificio. Un palazzotto risalente alla fine del ‘600 e oggetto di tanti interventi che lo hanno reso abitabile sino a pochi decenni fa. Ora sarà la sede di un centro di promozione turistica legata al mondo del cavallo, ma anche di mostre ed esposizioni sull’artigianato e l’agroalimentare a cominciare da quella allestita in occasione de Su Trinta ’e Sant’Andria. Per il futuro, poi, potrà anche diventare sede di altri progetti, come quello di un albergo diffuso.