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Sassari

Sassari, la pasticceria Sechi torna nel centro storico

Sassari, la pasticceria Sechi torna nel centro storico

All’emiciclo Garibaldi aperti la scorsa settimana il punto vendita e la caffetteria della storica insegna

27 dicembre 2016
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SASSARI. A volte si ritorna nei luoghi che sembra siano essere stati lasciati per sempre. È il caso della pasticceria Sechi che ha riaperto la scorsa settimana al centro storico. All’emiciclo Garibaldi, in quello che era il Central Bar, adesso è tutto un profumo di paste, torte e di caffè. Inutile dire che i sassaresi, abituati dalla bellezza di 110 anni ai sapori della storica fabbrica di dolciumi, hanno gradito e il punto vendita è diventato subito meta di clienti vecchi e nuovi. Soprattutto chi era abituato da decenni a fare acquisti da Sechi in via Luzzatti, ora avrà un punto di riferimento anche al centro cittadino.

Un ritorno alle origini a lungo soppesato dalla famiglia di pasticceri che però ha voluto scommettere. Di questi tempi fare commercio non è facile e anche un prodotto affermato e apprezzato come le paste e i dolciumi del marchio sassarese può essere soggetto alla crisi. Anche se ai dolci di Sechi, e lo provano le vendite collezionati in tutti questi anni di attività, la città non ha mai voluto rinunciare.

Lo sbarco all’Emiciclo è anche un’occasione di ulteriore crescita per l’azienda gestita da Alessandro Sechi che ha il suo punto di forza nel bar negozio di viale Italia, conta 18 dipendenti e uno stabilimento a Predda Niedda. Inoltre i prodotti vengono venduti anche in negozi convenzionati, e sono diversi in città.

L’addio al negozio di via Luzzatti, per un contenzioso legale con il gestore, è stato “elaborato” anche se non è stato facile. Il bar pasticceria era lì dagli anni Trenta. Allora si chiamava Caffè Novecento e aveva annesso il laboratorio di pasticceria. Nell’edificio all’angolo con piazza Rosario il capostipite della famiglia di imprenditori dolciari, Pietro Sechi, era arrivato dopo aver rilevato la mitica “Gabbia” in piazza Azuni con il figlio Giomaria. Ma il primo caffè pasticceria Pietro Sechi lo aprì sotto i portici Crispo dove c’è l’attuale Caffè Giordano, in società con un commerciante bolognese. Insomma, l’insegna Sechi è stata sempre legato al cuore commerciale della città. E adesso l’arrivo all’emiciclo Garibaldi chiude davvero un cerchio che si era spezzato.

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