La Nuova Sardegna

Sassari

Spettacolo, uno sportello per battere la burocrazia

Spettacolo, uno sportello per battere la burocrazia

Mozione presentata dal consigliere comunale del Pd Giuseppe Masala «Organizzare un evento è complesso, mentre noi dobbiamo agevolarlo»

30 dicembre 2016
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SASSARI. Uno sportello unico dello spettacolo e degli eventi. Perché l’alto numero di autorizzazioni necessarie per lo svolgimento di uno spettacolo pubblico in città rappresenta un disincentivo generando molto spesso impossibilità da parte di soggetti di offrire intrattenimento, cultura e creatività alla città. E invece lo snellimento burocratico e la facilitazione normativa favorisce e agevola tutte le manifestazioni che hanno al loro interno caratteristiche di spettacolo, quindi anche eventi di carattere sociale, educativo, sportivo, di intrattenimento o di promozione culturale in generale.

Parole del consigliere comunale del partito democratico Giuseppe Masala, che ha presentato una mozione che impegna sindaco e giunta alla realizzazione dello sportello unico. «Sassari – spiega Masala – vanta enormi potenzialità di produzione culturale e artistica, grazie ad un tessuto sociale ricco di innovazione e creatività. È obiettivo condiviso creare le migliori condizioni affinché si possa sviluppare un’offerta culturale per i cittadini più ampia, variegata e aggregativa possibile, anche in virtù del potenziale economico ed occupazionale che la cultura detiene. E questro perchéè strumento di sviluppo economico, culturale, turistico e di valorizzazione del territorio per la città di Sassari».

«La legislazione che interviene sul pubblico spettacolo (specialmente in area pubblica) – sottolinea il consigliere – è particolarmente complessa e intreccia numerosi livelli di competenza: talvolta nazionali, regionali, Asl, Siae, ma anche numerosi settori interni all’amministrazione comunale: Suap, Traffico, Ambiente, impatto acustico, somministrazione alimenti e bevande, per fare alcuni esempi, con la conseguente necessità, da parte di un operatore del settore o di un organizzatore, di ottenere fino a dieci o forse più diversi permessi o autorizzazioni per poter offrire alla città un evento o un esibizione culturale. Autorizzazioni attualmente necessarie da ottenere in altrettanti sportelli o luoghi con gerarchie di concessione non sempre lineari. E la stratificazione di tali normative nazionali e locali, adempimenti obbligatori riferiti a Enti diversi che operano con modalità molto differenti tra loro, stanno mettendo in grave difficoltà i soggetti che organizzano servizi e attività culturali. Più volte l’Anci si è detta disponibile a definire procedure meno complesse ad esempio, la creazione degli Sportelli unici per lo spettacolo sul modello del Comune di Milano.l Quindi questo è il momento di prendere questo condiviso e importante impegno».

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