Rifiuti, nasce il consorzio lo sciopero è revocato
Le sigle sindacali avevano indetto due giornate di stop per il 10 e il 20 gennaio I dirigenti di Ambiente 2.0 e Asa costituiscono una società che placa la protesta
PORTO TORRES. Le organizzazioni sindacali hanno revocato unitariamente le giornate di sciopero programmate in diverse date dopo l’incontro dell’altro ieri con le società che gestiscono l’appalto del servizio comunale di raccolta rifiuti solidi urbani. La giornata di sciopero prevista il 10 e 20 gennaio da Cgil, Cisl e Fiadel è stata cancellata solo dopo che i dirigenti delle aziende - Ambiente 2.0 (Energetica Ambiente e Pianeta Ambiente) e Asa – hanno consegnato la bozza definitiva dello statuto della società consortile certificata e approvata dal notaio Gianni Maniga.
Si apre uno spiraglio importante dunque dopo la rottura delle trattative portate avanti da diversi mesi e nonostante i diversi incontri promossi per far capire alle due società l’importanza della costituzione di una società consortile. Sia per tutelare al meglio la posizione dei lavoratori e sia per la qualità del servizio da offrire alla città. «Le società ci hanno comunicato di aver consegnato i buoni pasto sino al mese di ottobre - dicono i sindacati - e di aver ordinato il Dpi il 5 dicembre: Ambiente 2.0 inoltre, come confermato in riunione da un interessato, ci ha detto di avere versato i fondi previdenza complementare». Durante l’incontro le aziende hanno voluto anche sottolineare come il personale al lavoro sia ben oltre di quello previsto nel Capitolato di appalto (48 unità anziché 42) e che pure i mezzi sono ben oltre quelli previsti. Alla luce dell’impegno assunto con i sindacati, che ha portato alla revoca del proclamato sciopero, le stesse aziende ritengono opportuno convocare con largo anticipo una riunione operativa delle aziende del Raggruppamento temporaneo di impresa da tenersi a Porto Torres, a partire dal primo pomeriggio di mercoledì 11 gennaio e a finire il successivo pomeriggio di giovedì 12 gennaio. Nell’occasione, con la presenza dei rappresentanti legali delle imprese della Rti, potrà essere completato il testo di statuto già visionato dal notaio Maniga sul piano tecnico-giuridico, che dovrà essere sottoscritto dalle parti e consegnato in copia ai sindacati il 17 gennaio. Le organizzazioni sindacali, pur esprimendo dubbi sulla tempistica per la realizzazione della società consortile, decidono unitariamente di proporre un ulteriore procedura di raffreddamento, come chiesto dai lavoratori. La sottoscrizione dello statuto della società e l’immediata operatività, la consegna del Dpi da parte di Pianeta Energetica e i versamenti dei fondi Fasda. «Se entro la data del 17 gennaio le aziende che gestiscono l’appalto non forniranno risposte esaustive sulla statuto della società Consortile – avvertono Cgil, Cisl e Fiadel -, non sarà più possibile evitare lo sciopero».