La Nuova Sardegna

Sassari

Chiaramonti, 2 anni di studio nelle domus

Chiaramonti, 2 anni di studio nelle domus

Il viaggio alla scoperta del passato: presentati i risultati dei lavori eseguiti a Murrone e Baldedu

06 gennaio 2017
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CHIARAMONTI. È stato un viaggio affascinante alla scoperta del passato più remoto del territorio la serata di mercoledì in sala consiliare dove il pubblico ha seguito la presentazione dei lavori di scavo che dal 2014 al 2016 hanno interessato le Domus de Janas di Murrone e quelle di Baldedu, entrambe patrimonio del territorio di Chiaramonti. Dopo i saluti del sindaco Marco Pischedda, che ha sottolineato come il Comune abbia in gran parte finanziato con fondi di bilancio lo studio della Tomba IV della necropoli appartenente alle Domus de Janas di Murrone e abbia patrocinato lo scavo in quelle di Baldedu, l’assessora alla Cultura Maria Antonietta Solinas ha presentato i relatori e ricordato il riconoscimento ottenuto a livello nazionale dalla classe quarta primari di Chiaramonti proprio per aver adottato le Domus di Murrone. La parola è quindi passata ai relatori Nadia Canu (Soprintendenza), responsabile per il patrimonio archeologico del Comune di Chiaramonti e coordinatrice della sede operativa di Perfugas; Pino Fenu, responsabile del coordinamento degli interventi nel 2014 nella necropoli di Murrone; Consuelo Rodriguez, antropologa, dell’Università di Barcellona; Luca Doro dell’Università di Sassari, responsabile dell’assistenza per gli interventi nelle domus di Baldedu e Nicola Castangia di Archeofoto che ha curato le riprese fotografiche. Gli esperti insomma che, come ha detto Castangia, dalle tenebre hanno riportato e stanno lavorando per riportare alla luce e far conoscere la storia, la fatica nello scavare di quel popolo che affidava alle domus i corpi dei propri defunti affinché ritornassero nel grembo della Grande Madre. Nadia Canu ha ripercorso la cronologia degli scavi alle domus di Murrone: i primi interventi risalenti alla fine degli anni ’60 dopo le segnalazioni dell’allora studente Giovanni Soro e quindi il sopralluogo di Andrea Chessa, la notizia pubblicata da professor Contu; i due interventi degli anni ’90 diretti dal professor Pitzalis, le campagne tra il 1998 e il 2000; l’individuazione di quattro domus. Pino Fenu ha illustrato i lavori nella domus 4 tra luglio e agosto 2014: lo scavo della struttura esterna, poi ripulita e il rilievo dell’intera area; lo scavo del dromos (corridoio che conduce all’interno della domus); le ossa trovate nelle celle sotto uno strato di argilla; l’individuazione della domus 5, non ancora indagata. Consuelo Rodriguez ha illustrato le conclusioni a cui è giunta dopo lo studio sulle ossa ritrovate nella cella 1: sarebbero appartenute a 6 individui adulti. Ricostruita la posizione: su un fianco e rivolti verso est. Luca Doro ha parlato dei rilievi a Baldedu: «una delle più belle del Nord Sardegna con elementi simbolici particolari». Uno scrigno che conteneva materiale e frammenti risalenti alcuni fino al III Millennio a.C. Al fotografo Nicola Castangia presentare le sue immagini che rivelano particolari meravigliosi di simboli come la doppia spirale di Baldedu, tra le più belle e meglio conservate.

Letizia Villa

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