La Nuova Sardegna

Sassari

Novanta famiglie rischiano lo slaccio in via Donizetti

Novanta famiglie rischiano lo slaccio in via Donizetti

Il condominio di Santa Maria di Pisa nel libro nero Abbanoa Bollette non pagate per 114mila euro, interviene il Comune

06 gennaio 2017
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SASSARI. Il modello via Pozzomaggiore a quanto pare calza a pennello per moltissime situazioni di morosità nei condomini di Sassari. Nel libro nero degli slacci di Abbanoa ora figurano le palazzine popolari di via Donizetti numero 33, nel quartiere di Santa Maria di Pisa. E se il gestore idrico avesse mantenuto le promesse già dal 2 gennaio una novantina di famiglie sarebbero già a secco.

Infatti il problema è sempre quello fotocopia dei condomini dove l’erogazione dell’acqua arriva attraverso un’unica utenza master: gli inquilini non pagano, le bollette lievitano a dismisura, non esistono amministratori che riscuotono le quote, i conteggi tra il contatore Abbanoa e quelli delle singole utenze non coincidono. Tutto questo crea una sorta di cortocircuito molto difficile da disinnescare: Abbanoa pretende che il condominio saldi i debiti per intero, o quantomeno in più tranche. I residenti che vorrebbero mettersi in regola e pagare le proprie spettanze non possono farlo, perché il gestore idrico si relaziona con un amministratore condominiale e non con gli utenti singoli. Anche perché le rastrelliere interne con i contatori non sono state installate o collaudate da Abbanoa. Ecco quindi che, in situazioni incancrenite dagli anni come questa di via Donizzetti o come quella fotocopia di via Pozzomaggiore, si arriva a un inevitabile braccio di ferro. Abbanoa forza la mano e lancia l’ultimatum slaccio. I condomini a quel punto non possono far altro che tirare in ballo la parte politica. Ed ecco che, come appunto in via Pozzomaggiore, entra in ballo il Comune di Sassari col ruolo di mediatore e garante. Quindi per ora lo slaccio è rimandato le parti si incontreranno l’11 gennaio per mettere sul tavolo una possibile soluzione.

«Proprio ieri ho parlato con gli inquilini di via Donizetti – dice il consigliere comunale del Pd Simone Campus che si sta interessando personalmente del problema – a quanto pare c’è un pregresso da pagare di 114mila euro che risale al 2011. Ma i residenti si lamentano del fatto che le tariffe conteggiate sono quelle di un’utenza di cantiere, che è triplicata rispetto alle normali bollette che una famiglia dovrebbe ricevere. Quindi Abbanoa, se questo fosse vero, dovrebbe anche rivedere gli importi. La volontà di regolarizzare le posizioni c’è tutta, e ci sono anche i contatori singoli che potrebbero agevolare i conteggi. Piuttosto è assurdo che a Sassari non esistano riferimenti Abbanoa ai quali rivolgersi, perché gli uffici sono stati svuotati di dirigenti e responsabili. Per ogni questione da risolvere ormai bisogna andare a Cagliari, con un incredibile spreco di tempo e di risorse. Questo fa capire che l’ambito unico regionale ha mostrato tutte le sue inefficienze da almeno dieci anni, e sarebbe l’ora di ritornare a una gestione locale del servizio idrico.

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