La Nuova Sardegna

Sassari

Meningite, in Sardegna è corsa al vaccino

di Silvia Sanna
Meningite, in Sardegna è corsa al vaccino

Cresce nell'isola la psicosi dopo i decessi in Toscana: boom di richieste agli ambulatori delle Asl. Gratis il tipo C, a pagamento gli altri meno diffusi e pericolosi

08 gennaio 2017
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SASSARI. Sino a una decina di anni fa si contavano alcuni casi all’anno. Poi la meningite nell’isola è diventata una malattia sempre più rara. Grazie soprattutto all’introduzione del vaccino da meningococco di tipo C, il ceppo considerato più pericoloso e all’origine di diversi decessi in Toscana. La stragrande maggioranza dei bambini sardi sono vaccinati: la percentuale, nonostante il vaccino non sia obbligatorio ma solo raccomandato, sfiora infatti il 90 per cento. La platea di esclusi è comunque amplissima, a iniziare dagli adolescenti che per il tipo di vita – tra scuola, discoteche, viaggi e frequentazione di luoghi affollati – sono considerati soggetti molto a rischio. Ecco perché nell’isola, nonostante l’assenza di casi recenti, è scattato l’allarme. Le notizie che arrivano dalla Toscana, con numerosi decessi, e gli episodi in diverse altre regioni, hanno scatenato una vera e propria psicosi, con assalto agli ambulatori delle Asl e agli studi medici privati, con le prenotazioni in tilt. I medici predicano cautela: il panico non è giustificato ma vaccinarsi sicuramente non fa male. Perché la meningite, pur essendo poco diffusa, risulta spesso essere letale.

I vaccini a disposizione. Contro la meningite esistono tre vaccini: tipo C, tipo B e quadrivalente A, C, Y, W. I ceppi più pericolosi sono considerati il C e in misura minore il B, entrambi presenti in Italia. Il meningococco di tipo A è diffuso invece prevalentemente negli Stati Uniti mentre i tipi Y e W sono tipici dei paesi asiatici e africani. In Sardegna sono disponibili tutti i vaccini, con differenze importanti tra le varie Asl.

Quelli gratuiti. Il vaccino contro il meningococco di tipo C è fortemente consigliato ai bambini entro il secondo anno di vita e agli adolescenti. Per le categorie a rischio il vaccino è ovunque gratuito, gli altri pazienti possono invece essere chiamati a contribuire alla spesa perché il costo non è coperto interamente dal servizio sanitario. Nei presìdi della Asl 1 di Sassari, il vaccino è gratis per tutti da quando è scoppiata l’emergenza in Toscana. Prima era richiesto un contributo di 9,13 euro.

Vaccini a pagamento. Le altre vaccinazioni contro la meningite sono garantite gratuitamente soltanto alle categorie a rischio. È il caso del quadrivalente di tipo A, C, Y, W. L’iniezione è gratuita per gli adolescenti in sostituzione del monovalente di tipo C, i soggetti non a rischio pagano l’importo per intero (48 euro) oppure una quota. Dice Paolo Castiglia, ordinario di Igiene e medicina preventiva dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari e componente del board Vaccini della società italiana di Igiene: «Il quadrivalente costa quattro volte di più rispetto al tipo C. Per questo, considerata la scarsa incidenza della malattia, per le casse del sistema sanitario è impossibile somministrarlo gratuitamente anche alle categorie non a rischio». Per questo motivo i bambini entro il secondo anno di età si vaccinano contro il tipo C. Mentre per gli adolescenti «ma anche per chi viaggia molto è preferibile il quadrivalente: garantisce una protezione anche verso altri ceppi diffusi all’estero». A pagamento quasi ovunque è anche il vaccino contro la meningite da meningococco di tipo B, sinora disponibile soltanto in alcune Asl e solo per le categorie a rischio. A Sassari da domani mattina chiunque potrà vaccinarsi pagando 81,09 euro per singola dose, da ripetere almeno due volte nei due anni successivi per garantire una copertura il più efficace possibile. Dal pagamento alla Asl di Sassari sono esclusi i nati dal 1 gennaio 2015, con il primo vaccino a partire da 6 mesi di vita. Il vaccino è gratis per i neonati anche a Oristano e Olbia, mentre presso altre aziende sanitarie è richiesto il pagamento di parte del costo.

Vaccini dal medico. Esiste un’altra possibilità, per accorciare i tempi d’attesa negli ambulatori dovuti al boom di richieste. Si può acquistare il vaccino in farmacia e farlo somministrare in uno studio medico privato. In questo caso, però, il costo aumenta ulteriormente, spesso sino quasi a raddoppiare.

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