La Nuova Sardegna

SASSARI. Il Movimento Cinque Stelle presenterà un’interrogazione sulla questione dell’affidamento dei locali comunali in comodato d’uso più o meno gratuito, e comunque in totale assenza di regole. «Chiederemo che venga messa in atto con urgenza una verifica del livello di efficienza della gestione patrimoniale e immobiliare e il rispetto delle direttive europee – dice Marco Boscani – non capiamo il motivo per cui ancora non sia stato pubblicato un bando con dei criteri di assegnazione oggettivi e chiari a cui dare la giusta pubblicità e la necessaria trasparenza. Chiederemo al Comune anche di rendere noto l’elenco completo delle associazioni che usufruiscono di spazi pubblici e il locale dato in affidamento a ciascuna. Si tratta di beni che appartengono alla collettività ed è giusto che la collettività sappia come vengono gestiti e chi ne usufruisce». E l’interrogazione formale sembra essere davvero l’unico modo per costringere il Comune ad esprimersi sulla giungla dei locali dati alle associazioni. Un affidamento che da decenni ha risposto solamente a meccanismi poco chiari, che spesso fanno riferimento solo a criteri di clientelismo. L’amministrazione l’anno scorso ha fatto un censimento, ha riscontrato numerose anomalie, associazioni senza contratto, utenze di acqua e luce pagate da Palazzo Ducale, associazioni che svolgono attività di lucro e poi pagano poche manciate di euro per locali di centinaia e centinaia di metri quadrati. Il tutto per un mancato introito nelle casse comunali di circa 100mila euro annuali, un danno erariale che la stessa Corte dei Conti potrebbe sanzionare. In più la stessa legge vieta l’affidamento diretto, senza passare per un bando, di ogni bene pubblico, e dovrebbe essere in ogni caso dovere dell’amministrazione dare in gestione i propri spazi sulla base di criteri oggettivi. Ma su queste inadempienze il sindaco e l’amministrazione non intende esprimersi. (lu.so.)