La Nuova Sardegna

OZIERI. Anche il liceo classico Duca degli Abruzzi di Ozieri festeggerà venerdì 13 gennaio la Notte Nazionale del Liceo Classico, festa nata per valorizzare il liceo ormai quasi declassato a “scuola che non ha più niente da insegnare”. Modo di pensare che gli studenti del classico vogliono smontare, presentando - a Ozieri come in oltre 300 licei in Italia - il bello della scuola classica che negli anni ha dato all’Italia insegnanti, medici, ingegneri, architetti.

Il classico Duca degli Abruzzi (ora facente parte dell’istituto Segni), sin dalla mattina sarà in piazza per presentare le bellezze della lingua greca e le stuzzicanti espressioni dei suoi insegnamenti, che hanno molto poco di antico. Il progetto, redatto dai docenti con il sostegno del dirigente Stefano Manca, e soprattutto con l’impegno degli studenti, si propone di aprire le porte alla cittadinanza, ricreare atmosfere, proclamare ad alta voce la bellezza e l’utilità di questo percorso di studi. Il programma avrà inizio verso le 10 nel centro cittadino, con la distribuzione di pergamene “classiche” realizzate dai ragazzi e l’allestimento di un laboratorio di scrittura del Greco. «Una scelta, quella di scendere in piazza – dicono gli organizzatori – che risponde al desiderio di condividere curiosità, passioni, valori intramontabili. Primo fra tutti l’ospitalità, il valore greco della xenìa». Si proseguirà dalle 17 nell’aula video della sede in via Satta con i saluti delle autorità e testimonianze di ex studenti, con letture di testi, drammatizzazioni e ricostruzioni antropologiche, anche sulle Olimpiadi e la città di Heraklion, musica, colorazione dei tessuti, a cura degli studenti del comprensivo 1 (classi III C e II B). Infine il Rischiatutto: gioco a squadre, anche per gli ospiti. Festa che sarà occasione anche per celebrare i 130 anni del Duca degli Abruzzi.

Barbara Mastino