La Nuova Sardegna

Sassari

Fraigas, l’acqua distribuita dalla Protezione civile

di Barbara Mastino
Fraigas, l’acqua distribuita dalla Protezione civile

Accordo fra Comune e Regione per rifornire le famiglie residenti nella frazione Previste due autobotti alla settimana in attesa della soluzione del problema

13 gennaio 2017
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OZIERI. Si è arrivati a una soluzione, anche se provvisoria in attesa di successivi sviluppi, del problema della mancanza d’acqua nell’ex rione ferroviario di Fraigas. Nei giorni scorsi il Comune ha siglato un accordo con la Protezione civile regionale che porterà nel quartiere per due volte alla settimana un’autobotte per fornire ai residenti (una decina di famiglia in tutto) acqua potabile.

Una soluzione tampone, ma l’unica possibile in questo momento nel quale anche l’ultima possibilità per i residenti di avere a disposizione dell’acqua era quella della fornitura da parte del Consorzio di Bonifica: acqua grezza, non potabile, e che comunque ora non è più disponibile a causa della chiusura dei rubinetti che il Consorzio ha dovuto suo malgrado decretare per colpa della siccità.

È una lunga vicenda, che inizia anni e anni fa con la chiusura della piccola stazione ferroviaria di Fraigas e la conseguente dismissione da parte delle Ferrovie di tutte le forniture per i residenti del quartiere. Ferrovie dello Stato ha per un po’ di tempo continuato a occuparsi di tali forniture, per non lasciare le famiglie da sole, ma in seguito si è passata la palla ad Abbanoa, che ha anche stanziato dei fondi per l’allaccio idrico ma poi - a quanto pare perché non ne ha ancora ufficialmente la competenza - non ha provveduto ai lavori e quindi alla fornitura.

Un problema del quale nel 2013 - dopo diverse richieste di intervento e proteste anche vibranti del sindaco Leonardo Ladu - il Comune si è preso carico stringendo un accordo con il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna per fornire ai residenti di Fraigas almeno l’acqua grezza (quale è quella utilizzata per l’irrigazione e, almeno, per le pulizie).

Tra chi si è dotato di filtri e depuratori e chi ha sopperito alla mancanza di acqua non potabile utilizzando quella delle bottiglie o delle fonti naturali, il problema era stato almeno tamponato, ma ecco che la crisi idrica, che come detto ha costretto il Consorzio a chiudere i rubinetti della rete irrigua, ha fatto sì che dai rubinetti delle case di Fraigas iniziasse a non scendere nemmeno un goccio d’acqua ancorché grezza.

La presenza dell’autobotte due volte alla settimana, con acqua pura potabile, permetterà di mettere una pezza alla situazione, ma è chiaro che il problema è tutt’altro che risolto e che renderà necessario un definitivo accordo tra i soggetti che ancora non hanno risolto il conflitto di competenze per capire chi deve occuparsi dell’approvvigionamento di un quartiere che, sebbene molto piccolo, ospita diverse famiglie nelle quali sono presenti anche anziani e bambini.

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