Bufera sulla sanità sassarese, appalti in proroga: 21 indagati
Nel mirino della Procura ex manager e dirigenti. I servizi proseguivano senza alcuna gara d'appalto anche per tre anni
SASSARI. Appalti strategici scaduti in alcuni casi anche da tre o quattro anni senza che lo staff tecnico dell’Asl provvedesse a bandire nuove gare. Servizi che, tra il 2011 e il 2014, sono quindi andati avanti in regime di proroga, contro ogni legge.
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Ieri la Procura della Repubblica di Sassari ha notificato gli ultimi avvisi di chiusura delle indagini preliminari a 21 persone con incarichi (all’epoca dei fatti) ai vertici della sanità sassarese. Si parla di ex direttori sanitari, amministrativi, responsabili di servizi, dirigenti. Tra tutti spicca il nome dell’allora direttore generale dell’Asl Marcello Giannico. L’accusa è quella prevista dall’articolo 323 del codice penale: abuso d’ufficio.
«Perché in concorso tra loro – scrive il pubblico ministero Cristina Carunchio titolare dell’inchiesta – in qualità di pubblici ufficiali in servizio alla Asl di Sassari, nello svolgimento delle rispettive funzioni amministrative, prorogavano illegittimamente la durata dei contratti con i quali erano state affidate diverse tipologie di servizi, in questo modo procurando intenzionalmente alle ditte affidatarie un ingiusto vantaggio con contestuale ingiusto danno delle ditte concorrenti».
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