La Nuova Sardegna

Sassari

i guai giudiziari

Un’altra tegola sulla testa dell’ex dg Giannico

Un’altra tegola sulla testa dell’ex dg Giannico

SASSARI. Un altro guaio giudiziario per l’ex manager della Asl di Sassari Marcello Giannico, oggi a capo della struttura che vigila sui bilanci della sanità laziale. Nomina che lo scorso settembre...

14 gennaio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un altro guaio giudiziario per l’ex manager della Asl di Sassari Marcello Giannico, oggi a capo della struttura che vigila sui bilanci della sanità laziale. Nomina che lo scorso settembre aveva fatto discutere alcuni ambienti proprio per via delle vicende giudiziarie ancora aperte di Giannico nelle aule del tribunale sassarese. Era stato Nicola Zingaretti (presidente della Regione Lazio) in persona a sceglierlo come responsabile dell’area risorse economico-finanziarie della “cabina di regia” della sanità.

Ora l’ex dg della Asl di Sassari finisce nuovamente sotto inchiesta per abuso d’ufficio. Intanto, nel palazzo di giustizia di via Roma, lo scorso febbraio si è aperto il processo nato dall’inchiesta sull’ “anomalo” bilancio 2010 della Asl sassarese. A marzo del 2015 il gup Giuseppe Grotteria aveva rinviato a giudizio Giannico, le collaboratrici amministrative Vittoria Pinna e Maria Antonietta Spanedda, Gianfranco Manca, all’epoca dei fatti responsabile del servizio Gestione economico-finanziaria della Asl, e Giovanni Michele Cappai, nel 2010 responsabile del servizio Programmazione e controllo dell’azienda sanitaria. Le accuse: falsità ideologica in atti pubblici, falsità materiale e abuso d’ufficio in concorso. Al centro delle indagini portate avanti dal procuratore Gianni Caria il controverso bilancio aziendale di sette anni fa chiuso con 880mila euro di passivo dall’allora direttore amministrativo Angela Cavazzuti e poi diventato una voragine di diciotto milioni secondo i conti di Marcello Giannico. Calcoli che per la guardia di finanza e per la Procura sarebbero frutto di debiti nei confronti dei dipendenti, gonfiati ad arte dall’allora direttore generale. Per l’accusa, in sostanza, quel disavanzo clamoroso non è mai esistito e sarebbe stato creato a tavolino per consentire a Giannico di denunciare agli uffici della Regione il rischio di un default, scongiurando così la revoca del suo contratto per avere mancato gli obiettivi fissati nel momento in cui era stato chiamato ai vertici dell’azienda sanitaria. (na.co.)

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative