La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Ci sono tante vertenze industriali ancora aperte nel territorio e soprattutto centinaia di disoccupati che sperano di trovare un lavoro dignitoso in quei progetti che rientravano negli accordi firmati qualche anno fa da politica e parti sociali. Porto Torres rappresenta il centro nevralgico del territorio del Nord Ovest della Sardegna e sta attraversando uno dei momenti più delicati e importanti in ottica lavorativa e occupazionale. Le partite aperte riguardano il progetto chimica verde, le bonifiche del sito industriale ex petrolchimico e le demolizioni dei vecchi gruppi energetici di Fiumesanto. Per non perdere contatto con le realtà industriali produttive - risorse molto importanti in prospettiva occupazionale - il consigliere comunale Alessandro Carta ha protocollato un ordine del giorno che impegna il consiglio ad istituire un Osservatorio sul lavoro per il monitoraggio e la tutela delle imprese e maestranze locali. «L’istituzione di un Osservatorio costituito dalle rappresentanze di tutte le forze politiche che compongono il consiglio comunale - aggiunge l’esponente di Autonomia popolare - è volto a monitorare l’andamento delle principali vertenze lavorative presenti sul territorio, nonché a tutelare i patti e gli accordi siglati tra i principali attori economici sul territorio con le istituzioni locali, la Regione e i vari ministeri centrali». Un fronte unico, insomma, che risulterà determinante nel fronteggiare la crisi economica, occupazionale e sociale solo se le imprese e le maestranze locali verranno poste al centro di valutazioni determinanti che anche la politica è chiamata a svolgere. «Le istituzioni locali - aggiunge Carta -, non per ultimo il consiglio comunale di Porto Torres, hanno il dovere di porre in atto tutti gli sforzi volti a tutelarelo sviluppo delle imprese e delle maestranze locali». (g.m.)