La Nuova Sardegna

Sassari

Condomini morosi, patto con Abbanoa

di Vincenzo Garofalo
Condomini morosi, patto con Abbanoa

Ottavio Sanna: «Il debito sarà esaminato e dilazionato in 48 rate dopo un anticipo. Evitato lo slaccio a 200 famiglie»

18 gennaio 2017
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SASSARI. Verifiche, dilazioni del debito e contributi per le famiglie indigenti. Comune e Abbanoa trovano l’accordo per evitare lo slaccio dell’acqua ai quarantasette condomini morosi in città finiti nella lista nera dell’ente regionale che gestisce gli acquedotti dell’isola. Abbanoa era pronta a interrompere la fornitura di acqua ai quarantasette palazzi che, dal 2002 a oggi, avevano accumulato un debito totale per circa 1 milione di euro.

La data dello slaccio era stata fissata al 2 gennaio, ma l’intervento di Palazzo Ducale aveva congelato lo stop delle forniture. La scorsa settimana l’assessore alle Politiche per la casa, Ottavio Sanna, accompagnato dal dirigente Pierfelice Stangoni, e dal funzionario Mauro Panu, ha incontrato a Cagliari l’amministratore delegato di Abbanoa per trovare una soluzione che evitasse la grande sete per circa duecento famiglie.

L’accordo, comunicato ieri sera ai rappresentanti dei condomini morosi, da una parte garantisce ad Abbanoa il recupero del credito, e dall’altra mette le famiglie nelle condizioni di pagare i debiti senza doversi svenare. Dei quarantasette condomini in rosso verso Abbanoa, trentasette sono privati e dieci sono alloggi popolari, sui quali ha titolarità il Comune. Per i condomini privati il patto tra Palazzo Ducale e Abbanoa prevede, per evitare il blocco del servizio, che i morosi versino subito il 40 per cento del debito all’ente gestore, e il restante 60 in 24 rate mensili.

Per i condomini di edilizia popolare, l’accordo è decisamente più morbido, e prevede diverse fasi. Il Comune, con gli amministratori dei condomini, verificherà le letture dei contatori dell’acqua e confronterà le richieste di Abbanoa con i dati rilevati. In questo modo sarà accertato il debito reale, per il quale i condomini dovranno pagare subito il 10 per cento della somma richiesta, evitando che l’acqua smetta di sgorgare dai rubinetti. Per il debito residuo, sarà stabilito un piano di rateizzazione di 48 mesi. Non solo, secondo le stime del Comune, nei condomini Erp di via Pozzomaggiore, via Donizetti (sei palazzi), via Siglienti, via Ardara, via Nulvi, circa il trenta per cento degli inquilini non è in grado di pagare alcuna rata, perché si trova in stato di indigenza. Per queste famiglie, l’assessore Ottavio Sanna, chiederà ufficialmente all’Egas (l’Ente di governo dell’ambito Sardegna), responsabile del servizio idrico integrato regionale, la concessione del contributo economico previsto per il pagamento delle bollette dell’acqua. Prima però sarà il Comune a verificare e certificare tramite il settore delle Politiche sociali il reale stato di necessità delle famiglie per cui richiedere il bonus.

Tutte queste misure dovrebbero servire per risolvere la situazione di emergenza che si è creata con le morosità accumulate negli anni dai quarantasette condomini messi all’indice da Abbanoa. Per evitare che in futuro si creino situazioni simili, almeno per quanto riguarda i caseggiati Erp, l’assessore Sanna conta di installare, entro un anno, in tutti i palazzi contatori dell’acqua singoli, uno per ogni utenza. Questo nuovi contatori sostituiranno quelli condominiali che hanno causato l’accumulo di debiti enormi verso Abbanoa, e che hanno messo in difficoltà centinaia di famiglie. Con questi vecchi contatori condominiali, è sufficiente che pochi inquilini non versino le quote per il pagamento delle bollette, per non far tornare i conti. Un problema che dovrebbe risolversi con l’installazione dei singoli contatori per ogni utenza.

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