La Nuova Sardegna

Sassari

Contributi affitti, il dramma degli esclusi

di Luigi Soriga
Contributi affitti, il dramma degli esclusi

Pubblicate le graduatorie, il Comune ha cambiato i parametri: 70 new entry ma anche 70 famiglie che rischiano la strada

19 gennaio 2017
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SASSARI. Viale Coppino, lunedì mattina, sede delle Politiche abitative del Comune, ore 10. Tutti con il bigliettino ad attendere la sentenza sul proprio destino. Perché la pubblicazione delle graduatorie sui contributi affitti non è altro che una triste selezione darwiniana, un “mors tua vita mea” tra poveri.

Quest’anno per settanta famiglie si spalanca il paradiso, cioè 258 euro per 12 mesi che ti consentono di tirare a campare. Ma per altre settanta comincia l’inferno, cioè l’incubo di uno sfratto e per l’impossibilità di pagare l’affitto di una casa.

È successo questo: il Comune ha stanziato le stesse risorse dell’anno scorso, il numero dei beneficiari sarà invariato, ma sono stati modificati i parametri per l’attribuzione dei punteggi. «Abbiamo deciso di privilegiare le famiglie con più figli a carico – spiega l’assessore alle Politiche della Casa Ottavio Sanna – e ad ogni bambino, da 0,5 punti previsti nel 2016, ora verranno invece riconosciuti 2 punti».

Questa variazione nei criteri del punteggio ha scompaginato le graduatorie, e per molti è stato un fulmine a ciel sereno. «È stata una mia scelta – ammette l’assessore – perché c’erano molte famiglie in situazione di disagio, con prole numerosa, che da sei anni non riuscivano a beneficiare di questo aiuto. Infatti in precedenza il Comune aveva puntato molto sull’incentivare i canoni di locazione agevolati, che prevedevano sgravi per il padrone di casa, ma anche 5 punti per l’inquilino che ne usufruiva. Da 0 contratti siamo passati ad oltre 100, e si è trattato di un risultato molto positivo. Però questi 5 punti avevano un peso notevole sulle graduatorie, e dopo anni ci è sembrato il momento di dare qualche chance in più a chi veniva sistematicamente tagliato fuori. Il canone agevolato ora da 5 passa a 3 punti, ogni figlio minore vale 2 punti, quelli maggiorenni 0,5».

Le risorse stanziate per i contributi affitti ammontano sempre a 900mila euro, esattamente come nel 2016. Ci sono invece 80mila euro in più per i casi urgenti e indifferibili, ovvero le persone che per esempio hanno già il decreto di sfratto e rischiano di finire per strada. Infatti nel 2016 il finanziamento era di 200mila euro, mentre nel 2017 è di 280mila. «Diamo una mano ai single – spiega l’assessore – destinando per loro 40mila euro. Copriranno un contributo di 150 euro al mese per affittare una stanza e condividerla con altri inquilini in un appartamento. Gli altri 40mila invece sono riservati alle giovani coppie che decidono di abitare al centro storico». Il numero delle richieste accolte è 295, a fronte di 600 domande complessive pervenute agli uffici di Palazzo Ducale. Questa piccola rivoluzione nell’attribuzione dei punteggi ha fatto sì che lo spartiacque tra il paradiso e l’inferno sia 53, mentre nel 2016 bastavano anche 50 punti per aver diritto al contributo. Purtroppo la coperta è corta e il Comune non ha risorse disponibili per accontentare altre famiglie. «I capitoli di spesa e i finanziamenti sono vincolati – spiega l’assessore – l’emergenza abitativa è drammatica, ma per noi è impossibile attingere da altri settori».

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