La Nuova Sardegna

Sassari

il caso “capo caccia” in tribunale

Crac dell’hotel, chieste due condanne a 3 anni

di Nadia Cossu
Crac dell’hotel, chieste due condanne a 3 anni

SASSARI. Tre anni e quattro mesi di reclusione è la richiesta finale di condanna del pubblico ministero Giovanni Porcheddu che ieri mattina ha concluso la sua discussione nel processo con rito...

24 gennaio 2017
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SASSARI. Tre anni e quattro mesi di reclusione è la richiesta finale di condanna del pubblico ministero Giovanni Porcheddu che ieri mattina ha concluso la sua discussione nel processo con rito abbreviato che vede imputati Daniele (Danny) Degli Esposti e il commercialista algherese Andrea Delogu del reato di bancarotta in concorso. Il riferimento è al crac dell’hotel Capo Caccia di Alghero. Altri due imputati dello stesso reato, l’immobiliarista Vittorio Casale e Francesco Vizzari (difesi dagli avvocati Marco Costa e Nicola Lucchi) stanno affrontando il processo con il rito ordinario mentre era stata stralciata lo scorso ottobre – e riparte dall’udienza preliminare – la posizione di Gianni Marocchi, patron del Capo Caccia che era stato arrestato insieme a Degli Esposti, Casale e Vizzari nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica sul vortice societario che aveva inghiottito il famoso hotel di Alghero. I giudici avevano accolto l’eccezione di nullità sollevata dal difensore di Marocchi, l’avvocato Edoardo Morette sul difetto di notifica all’imputato.

Degli Esposti, il braccio destro di Marocchi (assistito da Agostinangelo Marras) e Delogu, il commercialista accusato di aver favorito le manovre illecite degli arrestati, avevano invece scelto il rito abbreviato. Sulla base delle indagini svolte dalla guardia di finanza e coordinate dal sostituto procuratore Porcheddu, i cinque avrebbero distratto gran parte del patrimonio mobiliare e immobiliare della Capo Caccia Resort Srl e della Roden Srl, facendolo confluire in altre società riconducibili o gestite da loro stessi. Secondo una iniziale stima fatta dalle fiamme gialle, ammonterebbe a 15 milioni di euro il danno causato all’erario da una metodica spoliazione della M.G. Srl, la società che gestiva l’albergo, dichiarata fallita dal Tribunale civile di Sassari il 27 settembre del 2011.

Ma gli imputati avrebbero anche «distratto e dissipato il patrimonio della società Capo Caccia Resort srl, dichiarata fallita con sentenza del 21 ottobre del 2013. Patrimoni di cui – secondo le indagini – Marocchi ha di fatto continuato a mantenere la gestione e dei quali ha continuato a godere dei beni».

Il pubblico ministero Giovanni Porcheddu ieri mattina ha ricostruito il quadro accusatorio nei confronti di Delogu e Degli Esposti e ha chiesto per ciascuno una condanna a cinque anni di reclusione: con generiche equivalenti alle contestate aggravanti e con la riduzione di un terzo della pena prevista dal rito abbreviato la richiesta finale è stata di tre anni e quattro mesi. Il 23 febbraio la parola passerà alle parti civili mentre l’11 aprile sarà la volta degli avvocati della difesa.

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