Olmedo, la lotta dei minatori non si ferma
Secondo giorno di picchetto e prima notte trascorsa all’addiaccio
OLMEDO. Secondo giorno di protesta e prima notte all’addiaccio. Gli operai della miniera di bauxite di Olmedo hanno dato vita ad un nuovo presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento produttivo, a pochi chilometri dal centro abitato. I lavoratori e i loro rappresentanti sindacali Filctem, Femca, Ugl chimici, Gianfranco Murtinu, Luca Velluto, Simone Testoni, hanno sottolineato che i lavoratori sono pronti a sollevare il tono della contestazione e a procedere con altre forme di protesta se non riceveranno risposte.
L’appello è naturalmente rivolto alla Regione e alla nuova proprietà greca, perché venga riavviata al più presto l’attività estrattiva: il conto alla rovescia della mobilità in scadenza, prosegue in maniera preoccupante. Purtroppo i minatori non hanno nemmeno certezza assoluta sulle reali intenzioni dell’azienda, anche sull’effettivo riassorbimento di tutto il personale. Per ora ci sono solo delle rassicurazioni date dall’assessore regionale Maria Grazia Piras, ma nulla di scritto. È davvero troppo poco, anche perché la cordata formata dalla Sms Log e da European Bauxite resta in assoluto stand-by. Non ha presentato alcun piano industriale, non ha parlato di tempi, non ha specificato le intenzioni sotto il profilo occupazionale.
La vertenza si trascina da oltre due anni, e i sindacati chiedono da Cagliari un’azione decisa per sbloccare l’iter. Infatti i greci a quanto pare non hanno alcuna intenzione di riavviare i macchinari prima di ottenere la certificazione dell’intero impianto.