La Nuova Sardegna

Sassari

Abuso e falso, ex vertici Aou assolti in Appello

SASSARI. I giudici di primo grado avevano stabilito che quattro ex vertici della Aou di Sassari non avessero commesso alcun abuso d’ufficio e li avevano assolti. Dopo la sentenza il pm e i due...

01 febbraio 2017
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SASSARI. I giudici di primo grado avevano stabilito che quattro ex vertici della Aou di Sassari non avessero commesso alcun abuso d’ufficio e li avevano assolti. Dopo la sentenza il pm e i due avvocati di parte civile avevano presentato ricorso in appello. Ieri il collegio presieduto da Mariano Brianda (a latere Marina Capitta e Massimo Zaniboni) rigettando l’appello ha confermato il verdetto di assoluzione «perché il fatto non sussiste» e ha condannato la parte civile al pagamento delle spese processuali.

A giudizio (abbreviato) era finito Gianni Cavalieri, ex commissario straordinario dell’Aou, accusato di abuso d’ufficio e falso ideologico aggravato. Con lui, imputati solo di abuso d’ufficio in concorso, c’erano Andrea Montella, direttore del dipartimento di Scienze biomediche, Mario Trignano, direttore dell’istituto di Patologia chirurgica e Antonio Tognotti, dirigente del servizio Bilancio dell’Aou (assistiti dagli avvocati Pietro Piras, Stefano Porcu, Marco Andrea Piras, Cristina Sardu, Luca Montella e Mario Barberio). Il pubblico ministero Carlo Scalas aveva chiesto per Cavalieri la condanna a un anno e sei mesi, per i tre coimputati a otto mesi. Il giudice li aveva assolti con formula ampia.

Al centro dell’inchiesta c’era un regolamento disciplinare che per la Procura sarebbe stato approvato (con una delibera firmata da Cavalieri) nonostante il parere contrario dell’allora direttore amministrativo. Il sospetto della magistratura – come era stato denunciato dalla persona offesa Anna Maria Pes – era che l’ex manager della Aou volesse in qualche modo danneggiare la dirigente. Durante il processo, la Pes – attraverso i suoi avvocati Rita Vallebella e Franca Lendaro – si era costituita parte civile contro i quattro sospettati di averla sottoposta a un procedimento disciplinare con sanzioni addirittura più gravi di quanto previsto dalla legge. Ma per i giudici i quattro non commisero alcun reato. (na.co.)

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