La Nuova Sardegna

Sassari

Assalto alle vigne di Usini Rubati 900 pali in ferro

di Franco Cuccuru

Raid notturni in cinque aziende vitivinicole: colpiti anche i Cherchi, Lai e Chessa Indagano i carabinieri. Il Comune annuncia che presto installerà telecamere

02 febbraio 2017
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USINI. Duro colpo per i viticoltori del paese del Cagnulari. Negli ultimi giorni alcune vigne sono state prese d’assalto dai ladri che con destrezza sono riusciti a sottrarre circa 900 pali utilizzati per l’allevamento dei vigneti a spalliera e diverse matasse di fildiferro. Tra i produttori colpiti, le aziende vitivinicole Cherchi (le più rinomate), quella di Tore Lai e le aziende di Giovanni, Angelo e Giusy Chessa: i danni andranno a gravare sulle già consistenti spese per la coltura della vite. Il valore del bottino si aggira intorno a diecimila euro. I ladri hanno agito nella notte, introducendosi nei vigneti con mezzi non certo di piccole dimensioni, in alcuni casi hanno forzato gli ingressi sfondando i cancelli. Una volta entrati in azione hanno tagliato il fil di ferro che funge da tirante tra un palo e l’altro e dopo aver allentato la struttura hanno provveduto allo sradicamento dei pali. Un colpo basso per i vignaioli che vedono vanificato il loro lavoro.

Non è soltanto la spesa per l’acquisto dei pali che grava sulla gestione del produttore ma c’è da considerare anche il costo della manodopera impegnata per mettere in piedi la struttura dove viene adagiata la pianta della vite. Per poter realizzare una struttura a “spalliera” i vitivinicoltori usufruiscono di specifici contributi che vengono erogati non appena il lavoro viene portato a temine con una apposita rendicontazione. In questo caso la parte mancante andrà a gravare su ogni produttore.

Un furto anomalo, perché se i pali in ferro zincato dovessero essere venduti al mercato del riciclo il ricavato sarebbe irrisorio, e se dovessero essere riutilizzate in altre vigne andrebbero rendicontati. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Usini al comando del maresciallo Matteo Secchi e del maresciallo Alessandro Galluccio. I militari hanno raccolto elementi interessanti che potrebbero aiutare a risalire agli autori dei furti (su commissione?).

«Per prevenire episodi di questo genere stiamo provvedendo ad intensificare i controlli notturni da parte della compagnia barracellare che conta 33 unità, in collaborazione con le sette compagnie dell’Unione dei comuni del Coros – ha detto il vice sindaco e assessore all’agricoltura Giovanni Antonio Sechi –. Inoltre siamo in attesa di ricevere, tramite la Regione un finanziamento Europeo di 80mila euro sul progetto di “Monitoraggio ambientale per la sicurezza del cittadino e del territorio” e attraverso questo progetto installeremo diverse telecamere nel centro abitato e nell’agro puntando l’attenzione verso i punti nevralgici di ingresso e uscita del paese».

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