La Nuova Sardegna

Sassari

sicurezza e stipendi arretrati

Sciopero della Fit-Cisl nei cantieri della Egea

Sciopero della Fit-Cisl nei cantieri della Egea

VALLEDORIA. La Fit Cisl proclama una giornata di sciopero per denunciare la mancanza di sicurezza e il ritardo nel pagamento degli stipendi nei cantieri della ditta Egea che ha in appalto i servizi...

02 febbraio 2017
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VALLEDORIA. La Fit Cisl proclama una giornata di sciopero per denunciare la mancanza di sicurezza e il ritardo nel pagamento degli stipendi nei cantieri della ditta Egea che ha in appalto i servizi di nettezza urbana. In seguito a un esposto presentato dalla segreteria territoriale del sindacato, lo Spresal della Asl di Sassari ha effettuato nei giorni scorsi i controlli di competenza da Valledoria, Viddalba e Sedini.

A dichiararsi soddisfatta dei controlli è la stessa segreteria Fit-Cisl che, con una nota, spiega che da anni ormai i lavoratori della Egea sono costretti ad operare in condizioni da terzo mondo, senza condizioni di sicurezza e con pochi mezzi a disposizione, con scarsa manutenzione, fuori norma e spesso pericolosi per l’incolumità non solo degli operatori, ma dei cittadini.

«Quelli che dovrebbero essere cantieri, specie a Valledoria, somigliano più a discariche, prive di spogliatoi degni di questo nome e con le docce che utilizzano acqua di irrigazione – si legge nel comunicato - e la nostra organizzazione sindacale da sempre ha provato a far rispettare le norme, cercando, peraltro invano, l’aiuto dell’amministrazione comunale di Valledoria, la quale non pare preoccuparsi di niente, neanche del fatto che Egea retribuisca i propri dipendenti anche con venti giorni di ritardo, per non parlare dei versamenti dei fondi pensione, in arretrato di oltre due anni».

Secondo il sindacato, poi, «i lavoratori stagionali non stanno meglio visto che, pur avendo finito il contratto da tempo, devono ancora avere due mesi di competenze».

La segreteria Fit Cisl spiega inoltre che nonostante gli stipendi arrivino con un cronico ritardo e nonostante anni e anni di problemi e inadempienze contrattuali, quest’azienda, vera specialista nel non tenere conto anche delle norme più elementari, un anno fa ha vinto la nuova gara d’appalto, ma senza che nulla sia cambiato, senza un’organizzazione dei servizi, un responsabile in loco, peraltro previsto dal capitolato, il tutto col più totale silenzio dell’amministrazione capofila. Unico segnale è stato il pagamento degli stipendi in sostituzione dell’azienda».

A questo punto, afferma la segreteria territoriale «viene da pensare che l’intenzione è quella di andare avanti così, tanto il conto lo pagano i lavoratori che rischiano ogni giorno per svolgere i servizi».

La Fit auspica perciò sempre maggiori controlli da parte delle autorità competenti per evitare di proseguire con questo stato di cose. Ma non potendo tollerare oltre la mancanza di risposte è stata costretta a proclamare una giornata di sciopero per venerdì 10 febbraio prossimo.

Mauro Tedde

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