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Minoranze linguistiche, il Cuncordu vola a Roma

Minoranze linguistiche, il Cuncordu vola a Roma

POZZOMAGGIORE. Il “Cuncordu Planu de Murtas”, al suo settimo anno di attività, è stato scelto per partecipare a Roma, dal 9 all’11 febbraio, a un importante evento culturale che avrà come tema “Gli...

05 febbraio 2017
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POZZOMAGGIORE. Il “Cuncordu Planu de Murtas”, al suo settimo anno di attività, è stato scelto per partecipare a Roma, dal 9 all’11 febbraio, a un importante evento culturale che avrà come tema “Gli italiani dell’Altrove, minoranze storiche linguistiche in Italia, cibo e rito”. Il progetto è curato dal ministero dei Beni architettonici e culturali. Gli sviluppi progettuali maturati saranno completati con la panoramica delle sei minoranze linguistiche storiche: francese, francoprovenzale, ladina, germanici, sarda e catalana. Il progetto contribuisce a mettere in luce la realtà storica e contemporanea delle minoranze linguistiche storiche e del loro peculiare patrimonio culturale immateriale, valorizzato in eventi dedicati, ciascuno costituito da interventi scientifici e artistici su lingua, letteratura, musica, feste e patrimonio enogastronomico. I vari interventi del convegno saranno alternati con brani in sardo, proposti dal Cuncordu, (diretto dal maestro Piergiorgio Masia), che sta sempre più affinando la sua poliedrica capacità d’esibizioni riguardanti sia il repertorio Sacro sia i canti della tradizione culturale. Il momento più importante della manifestazione sarà il giorno 10. Su Cuncordu parteciperà al convegno nel museo nazionale delle Arti e delle civiltà e tradizioni popolari. Dopo l’introduzione di Angelo Boscarino, interverranno Antonia Pasqua Recchia del ministero dei Beni architettonici, Leandro Ventura, direttore del museo delle Civiltà ed Emilia De Simoni, Claudia Firino, assessore alla Pubblica istruzione della Sardegna, Simone Pisano della Fasi, Battista Saiu, del circolo sardo “Su Nuraghe Biella”, Maria Vittoria Migaleddu, del circolo sardo Acrase Maria Lai, di Roma e Piercarlo Grimaldi, rettore dell’università Scienze gastronomiche (Slow Food).

Successivamente sarà proiettato il documentario “Il ballo delle vedove” per la regia di Giuseppe Ferrara mentre la festa del palato sarà costituita dal momento della “Cucina e tradizione, racconto e degustazione dei sapori tipici”, e la festa “Il Pane sardo”.

Tutte le fasi del convegno saranno alternate ai canti del Cuncordu di Pozzomaggiore che, alle 18, nella Chiesa di San Salvatore in Onda, dove sono custodite le spoglie mortali della Beata Elisabetta Sanna di Codrongianos, armonizzerà, con i canti in sardo, la messa in suo onore. Saranno cantati i bellissimi gosos scritti per la beata Elisabetta Sanna e i brani che in genere il Cuncordu esegue durante le celebrazioni eucaristiche. Sarà l’occasione per sottolineare il valore delle tradizioni radicate su basi culturali antiche che ancora oggi mantengono inalterata la l oro integrità.

Emidio Muroni

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