Violenza sessuale sul web, 40enne sassarese rischia nove anni di carcere
A giudizio un imprenditore che ricattò una bambina di 11 anni. Conquistò la sua fiducia, fingendo di essere una coetanea, e poi la costrinse a girare video
SASSARI. Una genialità diabolica che per il pubblico ministero della Dda di Milano Cristian Barilli merita una condanna pesantissima: nove anni e sei mesi di carcere e 60mila euro di multa. Questa la richiesta di pena per un imprenditore sassarese di 40 anni finito a processo lo scorso anno con le accuse di violenza sessuale aggravata, pornografia minorile e virtuale, sostituzione di persona, corruzione di minorenne e diffamazione.
Fingendosi una bambina di dieci anni era riuscito a ottenere su Facebook l’amicizia di una undicenne del Milanese. Dopo aver conquistato la sua fiducia l’aveva costretta a guardare dei video pornografici e poi a spogliarsi e compiere atti di autoerotismo. Tutto sotto minaccia: «Se non lo fai veniamo a prenderti in Italia, sappiamo dove abiti perché l’indirizzo è tra le informazioni del tuo profilo Facebook». E lei, terrorizzata, aveva obbedito cadendo in una trappola infernale.
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